Oggi, 29 agosto 2014, il CdM doveva svelare i particolari della tanta decantata riforma della scuola che avrebbe stupito tutti! ...
Il Consiglio dei Ministri del 29 agosto 2014 avrebbe dovuto finalmente scoprire le sue carte e dirci esattamente e con proposte concrete (non solo a parole!) cosa accadrà in tempi brevi, medi e lunghi alla scuola italiana, ma per evitare un ingorgo di provvedimenti – secondo quanto riportato ieri sera dalle agenzie di stampa - a Palazzo Chigi si è preferito il rinvio al prossimo CdM.
A parte lo spettacolo mediatico sulle assunzioni che è tutto da valutare concretamente e, fermo restando le nostre riserve sui docenti tappa-buchi-e-tutto-fare, pur se di ruolo, aggregati in un organico in soprannumero piuttosto che funzionale, che sarebbe cosa ben diversa (vedi precedente articolo), bisognerà capire se il MEF darà ragione a Renzi o terrà conto della borsa i cui cordoni sono tenuti sempre più stretti fra le mani del ministro Padoan, anche perché a Via XX Settembre i dubbi sull’ipotesi di assumere 100mila insegnanti nel 2015 ed altri 50mila l’anno dopo, come parte qualificante della riforma della scuola, ci sono tutti, soprattutto in questi giorni in cui si avvia il lavoro per la definizione della Legge di Stabilità che deve presidiare i conti del 2014 per evitare lo sforamento rispetto al tetto del 3% nel rapporto deficit/pil e non perdere di vista il percorso di risanamento da portare avanti anche in quadro macroeconomico davvero complesso.
(Ceripnews)
