Renzi fa lo sbruffone a "Porta a Porta": "Noi, nei primi giorni di luglio, come governo faremo una conferenza nazionale sulla scuola. Li chiamiamo tutti, CGIL, CISL, UIL, tutti i sindacalisti che sono arrabbiati, poi chiamiamo i presidi, i docenti, gli studenti, le famiglie, poi chiamiamo quelli che vogliono essere assunti perché hanno fatto le SISS giustamente e quelli che hanno fatto il TFA, tutte sigle complicate, faremo parlare tutti, ovviamente un rappresentante per ciascuno. Noi presentiamo la nostra proposta e poi una volta che li abbiamo ascoltati si chiude perché in Italia, dopo anni, finalmente c'è qualcuno che decide." ...
A che serve questa ennesima passerella di ascolto?
Se lo chiede il nostro Segretario Generale Marco Paolo NIGI in una intervista ad ADNKRONOS:
Possiamo ritrovarci a luglio ma fermi su nostre posizioni!
"Ci siamo già incontrati con il ministro Giannini. E possiamo ritrovarci a luglio, anche con il caldo, visto che ora il premier ha annunciato una Conferenza nazionale sulla scuola. Ma noi restiamo fermi sulle nostre posizioni, che il governo conosce bene. Del resto, lo stesso Renzi ha detto che poi, comunque, farà come vuole. E i sindacati della scuola, che sono cinque e non 18, continueranno a marciare uniti. La piattaforma è unitaria e la mobilitazione continua in vista di settembre".
Tra i punti della riforma, Nigi ricorda la contrarietà del sindacato al ruolo del "preside-manager": "Siamo certamente accanto ai presidi che vogliono licenziare gli insegnanti lavativi, ma di qui a dire che possono valutare se sono bravi docenti ce ne passa".
No, quindi, alla "monetizzazione del merito, affidato alla valutazione di studenti, genitori e presidi", avverte. Ma, soprattutto, sottolinea Nigi, "chiediamo da anni il rinnovo del contratto e basterebbe poco per annunciare l'avvio della trattativa".
C'è poi un punto che da sempre sta a cuore allo Snals Confsal: "Vorremmo che il diritto allo studio fosse anche il dovere di studiare e che chi non studia perda questo diritto o quanto meno si fermi. Invece, in Italia, si abbassa la capacità educativa, si sminuisce il ruolo dei docenti, e si va così verso la mediocrità".
"Noi vogliamo percorrere la strada dell'eccellenza della scuola, che poi è anche la strada costituzionale", conclude il segretario generale.
Renzi a Porta a Porta
La senatrice Michela Montevecchi (M5S)
sullo show di Renzi a Porta a Porta