Riportiamo la lettera unitaria delle OO.SS. firmatarie dell’ipotesi di CCNI sulla Mobilità a.s. 2016/2017, inviata al Direttore de LA REPUBBLICA in risposta all’articolo pubblicato in data 11 febbraio 2016 che attribuisce erroneamente al Contratto sulla mobilità l'introduzione degli ambiti territoriali e la chiamata diretta dei presidi ...
Al Direttore del quotidiano
La Repubblica
Caro Direttore,
diversamente da quanto può sembrare leggendo oggi il suo giornale, il CCNI firmato ieri non introduce ambiti e chiamata diretta, che sono, invece previsti dalla legge 107/2015, da noi ritenuta sbagliata e da modificare.
Con il CCNI ieri sottoscritto sia gli ambiti territoriali, sia le modalità di affidamento della sede di servizio ai docenti ricevono un duro colpo; proprio attraverso la contrattazione, infatti, siamo riusciti a ridimensionare gli effetti di quelle disposizioni, evitando – tanto per fare un solo esempio – che i docenti finiti in soprannumero fossero trasferiti su un ambito territoriale, mentre invece otterranno il trasferimento in un’altra scuola, come da sempre avviene.
Ma è sulla chiamata diretta che la realtà viene distorta in modo addirittura plateale: la chiamata non la introduce certamente il contratto, né alla stessa si fornisce alcun avallo.
Al contrario, si stabilisce all’art. 1 che “le procedure, le modalità e i criteri per l’assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito saranno oggetto di apposita sequenza contrattuale, da adottarsi entro 30 giorni dalla stipula del CCNI”.
L’obiettivo che si persegue è scritto nero su bianco nella dichiarazione a verbale allegata al CCNI, dove le sigle firmatarie affermano che tale sequenza “è unicamente finalizzata a regolare tale materia in base a criteri e modalità imparziali, trasparenti, oggettivi e per titoli, escludendo qualsivoglia individuazione o scelta discrezionale da parte del dirigente scolastico”.
Ricapitolando: la chiamata diretta è prevista dalla legge 107, e in assenza di contratto sarebbe pienamente e indiscriminatamente operativa da settembre. Col contratto si riporta tale materia a un tavolo negoziale che per quanto ci riguarda tenterà di ricondurla nei termini di trasparenza, oggettività e imparzialità previsti per ogni Amministrazione Pubblica. Queste le linee che orienteranno i nostri comportamenti e le nostre decisioni.
Cordiali saluti
Roma, 11 febbraio 2016
FLC CGIL
Domenico Pantaleo
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CISL Scuola
Maddalena Gissi
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UIL Scuola
Giuseppe Turi
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SNALS Confsal
Marco Paolo Nigi
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L'articolo di La Repubblica