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Ad un mese esatto dallo sciopero generale del 5 maggio 2015, la Scuola scende ancora in piazza, contemporaneamente in tutte le città italiane, per contestare e disapprovare il disegno di legge sulla "Buona Scuola" ora in discussione al Senato.
Scende in piazza la vera Buona Scuola, quella formata da dirigenti, docenti e personale ATA che, ogni giorno, da anni, con mille difficoltà e sacrifici, realizza una offerta formativa di qualità nonostante le continue selvagge incursioni perpetrate contro di essa:
- finanziamenti sempre più scarsi alle scuole per il loro funzionamento,
- drastica riduzione del fondo MOF (Miglioramento dell'Offerta Formativa),
- blocco degli automatismi stipendiali,
- blocco del Contratto,
- continui tagli di risorse umane e finanziarie.
Ora no! Ora no! Ora no! Ora non se ne può più!
La vera buona scuola dice basta!
E vuole gridarlo forte perché il disegno di legge cambia radicalmente la fisionomia della scuola:
- da scuola di collaborazione a scuola di competizione,
- da scuola di intesa e di confronto a scuola di dissidio e di scontro,
- da scuola della condivisione a scuola della discriminazione,
- da scuola dell'accoglienza e della solidarietà a scuola del disagio e dell'egoismo,
- da scuola della collegialità a scuola dell'isolamento,
- da scuola con dirigenza autorevole a scuola con dirigenza autoritaria,
- da scuola democratica a scuola oligarchica,
- da scuola pubblica di Stato a scuola dei privati.
L'appuntamento era per le ore 20.00 a piazza Cairoli. Il corteo, poi, con i lumini rossi accesi, ha percorso corso Umberto sino a piazza Vittoria dove i dirigenti sindacali di SNALS-Confsal, FLC-CGIL e CISL-Scuola presenti hanno ringraziato tutti e la manifestazione si è sciolta con un lungo applauso al grido di ...
...ci opponiamo!