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  Articolo n. 3854 - © News SNALS-Confsal Brindisi - 4608 letture
LE NUOVE COMPETENZE CHIAVE PER L'APPRENDIMENTO PERMANENTE - RIVEDERE IL PTOF?
Postato Sabato, 15 Settembre 2018, ore 09:55:00 da Amministratore

SCUOLA E UNIVERSITÀ


Il 22/05/2018 il Consiglio d’Europa ha adottato una nuova Raccomandazione sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente. La nuova Raccomandazione sostituisce quella del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa del 2006 che il nostro sistema di istruzione ha recepito negli allegati al D.M. n.139 del 2007 (Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione), nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo di cui al D.M. n. 254 del 2012 e non da ultimo nei modelli di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e secondaria di I grado, allegati al D.M. n. 742 del 2017 e nelle Linee Guida. Anche le Indicazioni Nazionali e Nuovi scenari del 1° marzo 2018 si uniformano alla Raccomandazione del 2006 (nei suddetti file sono evidenziate in rosso le parti che fanno riferimento alla Raccomandazione del 2006)...



Nel 2006 il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea avevano adottato una raccomandazione relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente.

Il quadro di riferimento delineava otto competenze chiave:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; e
8) consapevolezza ed espressione culturale.

In essa gli Stati membri erano invitati a sviluppare "l’offerta di competenze chiave per tutti nell’ambito delle loro strategie di apprendimento permanente, tra cui le strategie per l’alfabetizzazione universale", e ad avvalersi del quadro di riferimento europeo "Competenze chiave per l’apprendimento permanente". Fin dalla sua adozione la raccomandazione è stata un importante documento di riferimento per lo sviluppo di istruzione, formazione e apprendimento orientati alle competenze.
Le competenze richieste oggi sono cambiate: più posti di lavoro sono automatizzati, le tecnologie svolgono un ruolo maggiore in tutti gli ambiti del lavoro e della vita quotidiana e le competenze imprenditoriali, sociali e civiche diventano più importanti per assicurare resilienza e capacità di adattarsi ai cambiamenti.

Il nuovo quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
1) competenza alfabetica funzionale;
2) competenza multilinguistica;
3) competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria;
4) competenza digitale;
5) competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare;
6) competenza in materia di cittadinanza;
7) competenza imprenditoriale;
8) competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale.

Alcune sono rimaste identiche a quelle del 2006, altre novellate. In sostanza si riscontra un orientamento verso la dimensione della complessità: ciascuna competenza, infatti, si arricchisce di nuovi orizzonti culturali e relazionali, come nelle competenze di comunicazione, non più individuate “nella madrelingua” e “nelle lingue straniere”, bensì in “alfabetica funzionale” e in “multilinguistica”.

Oltre ad una descrizione analitica, competenza per competenza, sulle conoscenze, abilità e atteggiamenti che determinano lo sviluppo di queste, il documento dell’UE si arricchisce di un capitolo fondamentale "Sostegno allo sviluppo delle competenze chiave" che individua tre scenari:

  1. Molteplici approcci e contesti di apprendimento:
    a) Per arricchire l’apprendimento si può ricorrere all’apprendimento interdisciplinare, a partenariati che coinvolgano attori dell’istruzione, della formazione e dell’apprendimento a diversi livelli oltre che del mercato del lavoro, nonché a concetti quali gli approcci scolastici globali e integrati, che pongono l’accento sull’insegnamento e sull’apprendimento collaborativo, sulla partecipazione attiva e sull’assunzione di decisioni dei discenti. L’apprendimento interdisciplinare consente inoltre di rafforzare il collegamento tra le diverse materie dei programmi scolastici, nonché di stabilire un solido nesso tra ciò che viene insegnato e i cambiamenti e le esigenze della società. Per un efficace sviluppo delle competenze può essere decisiva la collaborazione intersettoriale tra istituti di istruzione e formazione e attori esterni appartenenti agli ambienti economici, artistici, sportivi e giovanili e agli istituti di istruzione superiore o di ricerca.
    b) L’acquisizione delle abilità di base e lo sviluppo di competenze più ampie possono essere promossi integrando sistematicamente l’apprendimento accademico con l’educazione sociale ed emotiva, le arti e le attività fisiche salutari che promuovono stili di vita attenti alla salute, orientati al futuro e fisicamente attivi. Rafforzare fin dalla giovane età le competenze personali, sociali e di apprendimento può costituire il fondamento per lo sviluppo delle abilità di base.
    c) Metodologie di apprendimento quali l’apprendimento basato sull’indagine e sui progetti, misto, basato sulle arti e sui giochi, possono accrescere la motivazione e l’impegno ad apprendere. Analogamente, metodi di apprendimento sperimentali, l’apprendimento basato sul lavoro e su metodi scientifici in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) possono promuovere lo sviluppo di varie competenze.
    d) I discenti, il personale didattico e i fornitori di istruzione o formazione potrebbero essere incoraggiati a utilizzare le tecnologie digitali per migliorare l’apprendimento e per sostenere lo sviluppo delle competenze digitali, ad esempio mediante la partecipazione a iniziative dell’Unione quali la «Settimana UE della programmazione». L’utilizzo di strumenti di autovalutazione, quali lo strumento SELFIE, potrebbe migliorare le capacità digitali dei fornitori di istruzione, formazione e apprendimento.
    e) Opportunità specifiche di fare esperienze imprenditoriali, tirocini in impresa o visite di imprenditori presso istituti di istruzione e formazione, comprese esperienze imprenditoriali pratiche, quali sfide di creatività, start up, iniziative comunitarie realizzate da studenti, simulazioni imprenditoriali o l’apprendimento imprenditoriale basato su progetti, potrebbero essere particolarmente utili ai giovani, nonché agli adulti e ai docenti. Ai giovani potrebbe essere data l’opportunità di fare almeno un’esperienza imprenditoriale durante l’istruzione scolastica. Partenariati e piattaforme che associno scuole, comunità e imprese a livello locale, in particolare in zone rurali, possono svolgere un ruolo decisivo nel diffondere l’educazione imprenditoriale. Fornire a docenti e direttori scolastici l’opportuna formazione e il sostegno adeguato potrebbe rivelarsi di importanza cruciale nel creare progresso continuo e leadership.
    f) La competenza multilinguistica può essere sviluppata grazie alla stretta cooperazione con contesti educativi, formativi e di apprendimento all’estero, alla mobilità del personale didattico e dei discenti e all’uso di eTwinning, EPALE e/o portali online simili.
    g) Tutti i discenti, compresi quelli in condizioni svantaggiate o con bisogni specifici, potrebbero ricevere sostegno adeguato in contesti inclusivi, in modo da realizzare il proprio potenziale educativo. Tale sostegno potrebbe assumere la forma di supporto linguistico, accademico, socio-emotivo, coaching inter pares, attività extracurricolari, orientamento professionale o assistenza materiale.
    h) La collaborazione tra contesti educativi, formativi e di apprendimento a tutti i livelli può rivelarsi decisiva per migliorare la continuità dello sviluppo della competenza dei discenti durante l’intero corso della vita e per lo sviluppo di approcci innovativi.
    i) La cooperazione tra partner educativi, formativi e di altro tipo nelle comunità locali, e con i datori di lavoro, in associazione con l’apprendimento formale, non formale e informale, può favorire lo sviluppo delle competenze e agevolare la transizione dall’istruzione al lavoro nonché dal lavoro all’istruzione.

  2. Sostegno al personale didattico:
    a) Integrare gli approcci di istruzione, formazione e apprendimento orientati alle competenze nell’istruzione iniziale e nella formazione professionale continua può aiutare il personale didattico a far evolvere l’insegnamento e l’apprendimento nei rispettivi contesti e ad elaborare le competenze necessarie per applicare tali approcci.
    b) Si potrebbe dare supporto al personale didattico nell’elaborare approcci orientati alle competenze nei rispettivi contesti mediante scambi di personale, apprendimento tra pari e consulenza tra pari, consentendo flessibilità e autonomia nell’organizzare l’apprendimento, mediante le reti, la collaborazione e le comunità di pratica.
    c) Il personale didattico potrebbe ricevere sostegno per elaborare pratiche innovative, partecipare a ricerche e applicare opportunamente le nuove tecnologie, comprese le tecnologie digitali, per gli approcci basati sulle competenze nell’insegnamento e nell’apprendimento.
    d) Si potrebbero fornire al personale didattico orientamento e accesso a centri di esperti; strumenti e materiali adeguati possono migliorare la qualità dell’insegnamento nonché i metodi e la pratica dell’apprendimento.

  3. Valutazione e convalida dello sviluppo delle competenze:
    a) Le descrizioni delle competenze chiave potrebbero trasformarsi in quadri di riferimento dei risultati dell’apprendimento, che potrebbero essere integrati dagli opportuni strumenti di valutazione diagnostica, formativa e sommativa e convalida ai livelli opportuni (1).
    b) Le tecnologie digitali, in particolare, potrebbero contribuire a individuare le molteplici dimensioni del progresso del discente, compreso l’apprendimento della competenza imprenditoriale.
    c) Si potrebbero elaborare approcci diversi per la valutazione delle competenze chiave in contesti di apprendimento non formali e informali, comprese le pertinenti attività svolte da datori di lavoro, specialisti dell’orientamento e parti sociali. Tali metodi dovrebbero essere messi a disposizione di tutti, in particolare delle persone con bassi livelli di competenze, in modo da agevolare il loro progresso verso l’apprendimento ulteriore.
    d) La convalida dei risultati dell’apprendimento ottenuti con l’apprendimento non formale e informale potrebbe essere ampliata e potenziata, in conformità della raccomandazione del Consiglio sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale precedente, fino a comprendere processi di convalida diversi. Anche l’utilizzo di strumenti quali Europass e Youthpass, che servono per la documentazione e l’autovalutazione, può contribuire al processo di convalida.

    (1) Ad esempio, il quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue, il quadro di riferimento delle competenze digitali, il quadro di riferimento delle competenze imprenditoriali e le descrizioni delle competenze in ambito PISA forniscono materiale di sostegno per la valutazione delle competenze.

Alla luce di questa nuova raccomandazione e delle indicazioni contenute nel capitolo "Sostegno allo sviluppo delle competenze chiave", su riportate, che cosa compete al Collegio Docenti e al Dirigente scolastico?

I collegi potrebbero, su sollecitazione del Dirigente scolastico, rivedere il curricolo per competenze inserito nel PTOF attraverso una nuova progettazione dei percorsi educativi e didattici alla luce della nuova Raccomandazione.






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