Si è svolto in data 12 marzo 2019 il previsto sit-in presso l'Ufficio Scolastico Territoriale di Brindisi
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L'affluenza è stata scarsa a causa del forte e gelido vento di tramontana, ma è necessario non distogliere l’attenzione sulla realtà, ancora troppo diffusa, del lavoro precario che in ambito scolastico continua a rappresentare una vera e propria emergenza.
Come è noto da anni si susseguono interventi legislativi in materia di formazione iniziale e reclutamento del personale, da anni governi e maggioranze parlamentari diverse annunciano l’imminente fine del precariato, ma la situazione continua a rimanere quella attestata da numeri che ci riportano impietosamente alla realtà:
Quest'anno più di 88mila cattedre di docenti sono state assegnate con contratti a tempo determinato e di questi 56mila derivano dall’organico di fatto: posti liberi su cui invece di assumere si danno contratti al 30 giugno. Sul sostegno 1 posto su tre è ricoperto da un precario e tutto questo a settembre si aggraverà per effetto dei pensionamenti di Quota 100.
Nella scuola ci sono più di centomila insegnanti che da anni lavorano con contratti a TD al 30 giugno o al 31 agosto, una situazione che l’anno prossimo potrebbe essere ancor più pesante con la crescita del numero di pensionamenti prodotta dal meccanismo di quota 100.
Questi docenti vanno stabilizzati: se molti di loro non sono abilitati e non hanno potuto partecipare a nessun concorso negli ultimi anni è perché dal 2014 non viene avviato un percorso abilitante.
Altrettanto male vanno le cose sul versante del personale ATA, con organici insufficienti e assunzioni limitate ogni anno alla sola copertura del turn over.
Cosa chiediamo:
RIMUOVERE le criticità che mettono a rischio il nuovo anno scolastico prevedendo una fase transitoria di immissioni in ruolo per assumere gli abilitati e i docenti di terza fascia con tre anni di servizio;
COPRIRE con immissioni in ruolo tutti i posti liberi, compresi quelli resi disponibili da “Quota 100”;
RIDURRE i costi dei percorsi di specializzazione su sostegno e incrementare i posti disponibili;
STABILIZZARE il personale ATA su tutti i posti vacanti e disponibili;
CONTRASTARE la regionalizzazione del reclutamento del personale.
I dirigenti sindacali provinciali:
da sinistra
Mina GISMONDI (CISL Scuola)
Antonio PERUGINO (SNALS Confsal)
Emiliano CALIOLO (UIL Scuola)
Fulvio RUBINO (FLC CGIL)
Rosa SAVOIA (FLC CGIL)
Daniela MILANI (SNALS Confsal)