Si è svolta, al MIUR, la programmata riunione relativa alla definizione dell’organico di diritto del personale ATA per il prossimo anno scolastico.
I rappresentanti dell’Amministrazione non hanno fornito prospetti numerici di riparto ma hanno confermato, come criteri di ripartizione, quelli dell’anno in corso e il mantenimento dello stesso tetto complessivo per tutte le figure professionali tranne che per i DSGA il cui numero sarà determinato definitivamente solo dopo l’assestamento definitivo del dimensionamento da parte delle regioni...
È stato ribadito che il riparto, rispetto all’anno in corso, verrà adeguato con i limitati assestamenti dovuti alla variazione della consistenza numerica degli allievi tra le diverse regioni.
L’Amministrazione ha anche fornito un prospetto dell’andamento dell’organico di fatto di questi ultimi anni (inseriamo tale prospetto in area riservata).
La nostra delegazione ha reiterato la richiesta di integrazione delle consistenze organiche regionali assegnate fin dall’organico di diritto, riassorbendo tali integrazioni in sede di organico di fatto. Correttivo già adottato per il personale docente in diverse occasioni. Ciò è necessario per salvaguardare le esigenze, oggettivamente documentate e non soddisfabili con i contingenti assegnati, e per garantire il funzionamento delle scuole sia in termini di impegni amministrativi che di condizioni di assistenza e sicurezza.
Per quanto attiene ai servizi esternalizzati, in relazione alla richiesta avanzata nella precedente riunione dallo SNALS-CONFSAL di avere una mappa precisa e dettagliata sia della consistenza territoriale delle scuole che fruiscono di tali servizi sia della consistenza del personale che li svolge, i rappresentanti dell’Amministrazione hanno assicurato che sarà fornito tale dato nella prossima riunione.
A seguito delle richieste poste dalla nostra delegazione che, in particolare, aveva denunciato con forza:
l’urgenza di un intervento di modifica delle tabelle previste per la costituzione degli organici ATA nelle singole istituzioni scolastiche in quanto non più rispondente al nuovo assetto derivante dal massiccio dimensionamento;
i limiti della inaccettabile ridotta consistenza dell’organico derivante dalle norme che hanno prodotto negli anni tagli insostenibili e incompatibili con un corretto funzionamento delle scuole, in particolare negli istituti comprensivi;
la necessità di attuazione della norma di legge che prevede l’istituzione di un organico pluriennale di scuola e di rete in cui risolvere, tra l’altro, anche il problema dell’area tecnica anche nel primo ciclo e delle "figure intermedie";
l’opportunità di destinare integralmente tutti i posti disponibili alle scuole con criteri trasparenti e oggettivi, eliminando l’accantonamento a livello regionale di una quota, seppur ridotta, di organico,
La riunione è stata aggiornata a lunedì 27 c.m.
TABELLA COMPARAZIONE ORGANICI DI FATTO
