Numerose sono state le testate giornalistiche, televisive, radiofoniche e on line che hanno riportato la notizia della manifestazione unitaria dello scorso 30 novembre. Molte di queste hanno ripreso le dichiarazioni del prof. Nigi, e di altri esponenti dello SNALS-Confsal. Le citiamo e riportiamo dei frammenti solo di alcune a titolo di esempio:
Il Tempo - Cronaca di Roma, Corriere della Sera - ed. Roma, Il Tempo - Cronaca di Roma, L'Unita', il Manifesto, Liberta', Repubblica.it, Unita.it, Corriere.it, Lastampa.it, Corrieredellosport.it, Informazione.it, La Sicilia - Ed. Ragusa, Corriere Romagna di Ravenna, Bresciaoggi, Gazzetta di Modena Nuova, La Citta' (Salerno), la Prealpina, La Provincia Pavese, Mattino di Padova e catena Veneta, Arezzo Web.it, Orizzonte Scuola.it, Lettera43.it; DIRE; Adnkronos.com/IGN, Ansa.it, Tiscali.it , Virgilio.it
ANSA 2013-11-30 14:04
ANSA/ Scuola: sindacati in piazza, modificare legge stabilità
Manifestazione a Roma, Governo dimostri priorità istruzione
…. Marco Paolo Nigi, segretario dello Snals Confsal, sottolinea come "il blocco delle retribuzioni e dei contratti nel pubblico impiego ha portato in 6 anni a una perdita del potere di acquisto di circa 6 mila euro per ogni dipendente, mille euro l'anno, mentre il blocco degli scatti di anzianità si traduce in un altro taglio secco di mille euro l'anno. Una doppia penalizzazione per la scuola che è insopportabile". …(ANSA).
DIRE (Gas/ Dire) 15:51 30-11-13
NIGI: "IN PIAZZA PER DARE UNA SVEGLIA SU LEGGE STABILITÀ".
(DIRE) Roma, 30 nov. - "Abbiamo inteso dare una sveglia al Governo, al Parlamento sul blocco dei contratti e degli scatti di anzianita''. Siamo scesi in piazza con circa duemila persone, rappresentanti delle organizzazioni sindacali sul territorio.
Dopo questa ''sveglia'' vogliamo premere per dare una raddrizzata a proposito della legge di Stabilita'': se questo non dovesse succedere, potremmo immaginare di andare avanti con le mobilitazioni". Ma non parliamo di sciopero: "Noi siamo un sindacato che fa pressioni e proposte, ma senza arrivare ad estreme conseguenze". Oggi lo Snals Confsal, guidato dal segretario generale Marco Paolo Nigi, assieme agli altri sindacati della scuola, ovvero Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda Unams, per protestare contro il blocco del contratto e degli scatti di anzianita''. Circa duemila persone si sono ritrovate all''appuntamento di Montecitorio, dove questa mattina si sono ritrovate in presidio per protestare contro "la doppia penalizzazione". Diversi i motivi per cui i sindacati si sono ritrovati in piazza: "Tra i piu'' importanti sicuramente quello di chiedere l''apertura dei contratti e per piu'' motivi- spiega Nigi- Soffriamo da anni della mancanza di apertura dei contratti, il potere d''acquisto va giu'' per colpa dell''inflazione, parliamo di 1.000 euro all''anno per lavoratore. E poi non si puo'' non aprire il contratto, la scuola ha bisogno di ammodernamento. Questa organizzazione si fa solo con una tornata contrattuale". Ricordando che tutti i paesi europei, tranne la Svezia, "hanno una progressione economica di carriera legata all''anzianita''", Nigi ha ribadito i motivi della manifestazione, le tante questioni aperte della scuola italiana, "come il precariato" indicate nel documento che ha ''aperto'' la manifestazione. Il punto importante, continua Nigi, e'' che bisogna restituire "autorevolezza alla scuola, ai docenti. Nella scuola si studia, non si ''parcheggia''. La scuola non e'' una controparte degli studenti, insieme devono crescere e lavorare. Serve quel rigore che oggi forse non c''e'' piu''. Bisogna riportare serieta'' nel mondo della scuola". Ormai per gli alunni "e'' una noia, una seccatura" e non "un fatto serio e importante per la loro crescita". Oggi, secondo Nigi, la scuola va ripensata dal punto di vista organizzativo, partendo dal fatto che andrebbe tenuta aperta tutto il giorno: "Abbiamo una proposta per una scuola diversa, che veda una separazione tra istruzione e formazione. Da una parte- prosegue Nigi- abbiamo una scuola dedicata all''istruzione, dall''altra attivita'' anche ludiche, ricreative, musicali, culturali. Pensiamo anche a lazioni private, che diventerebbero pubbliche, riservate ad alunni rimasti indietro che avrebbero cosi'' la possibilita'' di rimettersi in pari. Dobbiamo pensare ad una scuola seria, non ad un parcheggio, una scuola necessaria per la crescita degli studenti, dei giovani che costituiranno la societa'' del domani".