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LA MISTERIOSA SPERIMENTAZIONE DELLA MATURITÀ BREVE A QUATTRO ANNI
Data: Domenica, 08 Dicembre 2013, ore 16:36:49
Argomento: SCUOLA E UNIVERSITÀ






Ci voleva un’interrogazione parlamentare (Sel) per sapere dal Ministro Carrozza (era ora!) quante e quali sono le scuole paritarie (tre) e quelle statali (sei) che hanno avviato la sperimentazione sulla maturità breve a quattro anni.
Secondo il Ministro l’iniziativa non è stata oggetto di pubblicità perché ...









si tratta di una sperimentazione (sic!) non rilevante per la generalità delle istituzioni scolastiche (sic! sic!).
Ha anche assicurato - anche in questo caso è d’uopo dire: era ora! – che sarà fatta un’analisi attenta dei rendimenti e dei risultati.

Ho ritenuto di autorizzare queste sperimentazioni – ha affermato il Ministro - perchè ritengo valide le ragioni che le hanno ispirate (ma non si capisce da chi), legate all'esigenza di adeguare la durata degli studi agli standard europei, consentendo agli studenti un ingresso anticipato nel mercato del lavoro, ovviamente senza escludere la prosecuzione degli studi.

Il gruppo di lavoro costituito in merito nella passata legislatura, di cui nessuno però sapeva niente (ma questo ce lo dovrebbe spiegare il suo predecessore!) aveva individuato tre possibili modalità di rimodulazione o di riduzione di un anno del percorso scolastico (vedi nostro precedente articolo):

- l'anticipo dell'iscrizione alla scuola primaria;
- l'unificazione del quarto e del quinto anno della scuola primaria in un'unica annualità;
- la riduzione di un anno del percorso quinquennale della scuola secondaria di II grado.

Scontato che le scuole di secondo grado interessate hanno presentato progetti didattici basati su un assetto quadriennale articolato su due bienni; questi progetti - di cui naturalmente non c’è stata interpellanza alcuna! - sono stati valutati dal MIUR per gli apprezzabili profili di internazionalizzazione, l’apertura al mondo del lavoro, i metodi didattici innovativi e dell'uso delle tecnologie a supporto della didattica.

Se la cosiddetta sperimentazione fosse stata socializzata, certamente alcune scuole di altro ordine e grado avrebbero potuto sperimentare, appunto, i percorsi previsti per i due percorsi scolastici, ma nessuno ne ha saputo niente, perché evidentemente a monte si erano già fatte scelte diverse!

Né altrimenti si può leggere il silenzio tombale su tutta la materia che lascia intendere che i progetti sono stati presentati solo dagli amici della parrocchietta, ma quello che maggiormente offende l’intelligenza delle persone comuni – a cui la Carrozza forse dà poco credito, e sbaglia! – sono le sue affermazioni che forse i parlamentari in Aula e l’interpellante di Sel si sono bevuti, ma noi no!

(http://www.ceripnews.it/)

Tra le scuole che saranno interessate, il prossimo anno scolastico alla sperimentazione, spicca l'ITI Majorana di Brindisi.



Il decreto di sperimentazione a firma del ministro Carrozza






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