Dal 1° settembre 2014 scatta la riduzione del 50% delle prerogative sindacali nelle pubbliche amministrazioni, fra cui permessi e distacchi. Il provvedimento, che fa parte del decreto di riforma della Pubblica amministrazione (convertito definitivamente in legge lo scorso 7 agosto), è stato descritto nella circolare n. 5, firmata dal ministro della P.A. Marianna Madia, il 20 agosto 2014. ...
La Circolare n. 5 ha per oggetto: “Prerogative sindacali nelle pubbliche amministrazioni. Articolo 7 del decreto-legge del 24 giugno 2014 n. 90, convertito con modificazioni dalla legge n. 114 dell'11 agosto 2014” ed è incentrata sui tagli alla P.A., in particolar modo sulla diminuzione del 50% dei distacchi sindacali.
I commenti dei Sindacati:
Nigi (SNALS - CONFSAL): sono penalizzati i lavoratori
«Il sindacato svolge una funzione costituzionale a garanzia dell’esercizio dei diritti dei lavoratori e a tutela dei loro interessi; agli stessi fornisce anche una serie di importanti servizi di consulenza e assistenza. Per questo, la drastica riduzione delle prerogative e delle agibilità sindacali si tradurrà inevitabilmente in una ulteriore penalizzazione per i lavoratori».
Il documento CONFSAL sulla riforma della P.A.
Bonanni (CISL): non sarà taglio distacchi a risolvere problemi della PA
«Non sarà certo l'ennesimo taglio dei distacchi sindacali, che peraltro la Cisl non ha contrastato, a risolvere i problemi della Pubblica Amministrazione. Non ci siamo fasciati la testa nel passato e non ce la fasceremo anche stavolta, anche se si tratta di diritti sindacali fondamentali in una democrazia. Ma ora basta con la demagogia ed il populismo: ci aspettiamo dal Governo che rinnovi i contratti dei pubblici dipendenti».
Gentile (CGIL): circolare Madia non ridurrà nostra attività
«Chiaramente ci metterà in difficoltà ma siamo forti e continueremo ad esercitare la nostra funzione sindacale. Non ne abbiamo condiviso le motivazioni e continueremo a non condividerle, ma siamo tenuti ad applicare la legge».
Barbagallo (UIL): nessun risparmio per lo Stato
«Non c'entra nulla con la spending review. Da tale operazione non scaturirà alcun risparmio per lo Stato; anzi, il rientro dei distaccati comporterà un aumento dei costi per le casse pubbliche, perché occorrerà pagare a questi dipendenti anche il salario accessorio, i buoni pasto e la produttività».
Di Meglio (GILDA): una deriva populistica tesa a destrutturare i sindacati
«E' una rivoluzione puramente di facciata che in realtà non procura risparmi ma ferite gravi e profonde alle grandi organizzazioni democratiche rappresentate dai sindacati».
