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LEGGE DI STABILITÀ, SCONTRO RENZI-SINDACATI.
Data: Martedì, 28 Ottobre 2014, ore 09:51:41
Argomento: AZIONI DEL SINDACATO





"Ministri senza mandato a trattare. Non abbiamo discusso di nulla". Ira e delusione dei sindacati al termine dell'incontro con il governo al ministero del Lavoro sulla legge di stabilità.
L'intervento del segretario generale della CONFSAL, Marco Paolo NIGI, dal Consiglio Nazionale della CONFSAL che si svolge in questi giorni (vedi filmato)...







Reazioni alle quali, ospite di 'Otto e mezzo' del 27 ottobre 2014, il premier Matteo Renzi risponde secco: "Nessuno può pensare di trattare sulla legge di stabilità. Si tratta in Parlamento". ''Il governo deve parlare con i sindacati, ma è arrivato il momento che ognuno faccia il suo mestiere - mette in chiaro il presidente del Consiglio - I sindacati trattano con gli imprenditori".

I sindacati - "L'incontro è andato magnificamente... abbiamo capito che i ministri non hanno alcun mandato a trattare" ha dichiarato ironicamente il segretario generale aggiunto Uil, Carmelo Barbagallo, dopo il confronto al ministero del Lavoro.

Sulla stessa linea la leader della Cgil, Susanna Camusso: "Non avevano mandato a discutere di nulla. Non abbiamo discusso di nulla. E' surreale". "Abbiamo edotto il governo con le nostre opinioni - ha detto la leader della Cgil - Noi abbiamo esposto tutte le nostre opinioni sia di impianto che su singoli aspetti e ci hanno detto che valuteranno se ci sono aspetti da approfondire o no".

"Il governo non solo non vuole condividere ma neppure provare a misurarsi - ha commentato - Naturalmente siamo pronti a farci stupire ma ci sembra di capire che non c'è concertazione e nemmeno contrattazione ma qui mancano pure le cose basilari". Il vertice con il governo si è concluso "dopo una breve esposizione del provvedimento " e senza "nessuna indicazione su un eventuale nuovo appuntamento".
 
Per Camusso "l'incontro di stasera chiarisce che per il governo gli incontri sono solo dei luoghi dove le parti si raccontano quello che pensano. Quasi fosse meglio una e-mail". "Ci hanno detto in sostanza mandateci una nota, noi valuteremo", ha spiegato, ribadendo che "al di là degli annunci nessuno ha stabilito tempi e modi per ulteriori incontri". Non solo. "E' la prima volta che sul nulla si dica che i saldi restano invariati", ha aggiunto la leader della Cgil, confermando le accuse: "Non c'è disponibilità all'ascolto né la volontà di misurarsi".

Poi, alla domanda se dopo l'incontro lo sciopero generale si avvicina o meno, Camusso ha risposto: "Sabato avevamo detto una cosa precisa: che saremmo andati avanti in assenza di risposte e mi pare che siamo in assenza di risposte".

Il leader della Uil Barbagallo ha chiesto al governo "valutazioni rapide. Diano risposte e se non ci saranno ci comporteremo di conseguenza". "Non si capisce se la porta è mezza aperta o definitivamente chiusa", ha detto il sindacalista, rivolgendo un "invito a Cisl e Cgil per una riflessione comune per vedere come comportarci" se dal governo non dovessero arrivare delle risposte.

"Poco di nuovo e molto di vecchio sul fronte della spending review alle Regioni con il rischio che si trasformi in più tasse e meno servizi, quindi la nostra attenzione sarà anche su questo" ha affermato la leader della Cisl, Annamaria Furlan, al termine del confronto.

"Oggi il governo ha solo ascoltato - ha spiegato - non c'è stata una trattativa. D'altra parte sarebbe stata una cosa anomala perché sulla finanziaria non c'è un'esperienza di trattativa. Non so se l'incontro è stato surreale o normale ma il governo ha detto molto meno di quello che sapevamo dalla lettura dei giornali e dei documenti". "Se le nostre richieste avranno risposta allora l'incontro sarà stato fruttuoso altrimenti dovremo scegliere tra la nostra mobilitazione e l'interlocuzione con i partiti", ha aggiunto, confidando in una risposta del governo: "Abbiamo chiesto un incontro, vediamo se ci convocherà".

Critica l'Ugl. "Da parte del governo non c'è stata nessuna trattativa, e questo ci ha stupito - hanno dichiarato i segretari confederali Stefano Conti e Ermenegildo Rossi - Per noi il confronto è imprescindibile".

Rete Imprese e Confindustria - "Giudizio positivo" invece di Rete Imprese Italia alla legge di stabilità nel corso del confronto con il governo. "La manovra rappresenta un'inversione di tendenza rispetto a un atteggiamento eccessivamente rigorista sin ora adottato. Il provvedimento introduce invece tratti espansivi certamente apprezzabili", l'analisi del presidente Giorgio Merletti nel corso dell'incontro.

"C'è stato un apprezzamento sull'impostazione della manovra che segna un'inversione di tendenza e discontinuità visto che l'austerità è limitata alla spesa ma con un approccio allo sviluppo. Bene l'Irap dunque e la decontribuzione. E' una manovra che vuole dare fiducia a cittadini e imprese e speriamo che questo crei investimenti" ha commentato il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, spiegando di aver "invitato il governo ad andare avanti nella maniera più incisiva sulla riforma del mercato del lavoro".

La posizione del governo - "Nulla di surreale - ha replicato alla Cgil il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti - Valuteremo le proposte nel merito, non prevediamo dibattiti generali e discussioni che cambino la finanziaria". "C'è stata la disponibilità dei ministri ad andare ad eventuali approfondimenti su temi e contributi più puntuali e che si riveleranno meritevoli - ha informato - Non abbiamo colto aspettative di altra natura che quella di una rappresentazione di posizioni". Per il ministro si tratta di "una legge che dopo molto anni dà una spinta a crescita e occupazione. E' la prima fuori dal tema storico dell'austerità".

Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, "la manovra può essere migliorata" perché "non è scritta sulla pietra" ma, ha avvertito, "nel rispetto dei saldi". Tracciando un bilancio del vertice, Delrio ha parlato di "molte luci dalle imprese, luci e ombre dai sindacati, molte ombre da un sindacato". "Non so chi possa pensare di uscire di qui con una manovra stravolta a due giorni dalla sua pubblicazione. Siamo disponibili a migliorarla - ha ribadito - ma sulla base di misure concrete e di elementi fattivi e puntuali". "Abbiamo chiesto ai sindacati di inviarci dei documenti", ha ricordato, spiegando che l'esecutivo "convocherà riunioni bilaterali" solo nel caso le proposte e gli approfondimenti che arriveranno e che sono stati chiesti ai sindacati "aiuteranno a migliorare la stabilità" prevista nella manovra. In caso contrario no.

(Adnkronos)







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