nelle sedi e secondo il calendario delle sessioni di esame che verranno pubblicati
il giorno 27 novembre 2012 sulla rete intranet e sul sito del MIUR (
www.istruzione.it) , nonché sui siti internet degli Uffici Scolastici Regionali competenti a gestire la procedura.
Nella medesima data verrà altresì pubblicato, sul sito del MIUR (
www.istruzione.it), l’archivio completo da cui saranno estratti i quesiti della prova di preselezione e verranno fornite indicazioni sulle modalità di restituzione al candidato di copia della prova svolta, qualora richiesta.
Ma per gli insegnanti ci sarà una sorpresa. Il ministero vuole evitare che a superare il "quizzone" siano i furbetti della preparazione, quelli più abili a mandar a memoria domande e risposte. Per questo i quiz non saranno pubblicati in elenco, in un ampio faldone in pdf, come era successo per il concorso dei presidi, con l'indicazione della risposta esatta in alto.
Ci saranno 70 blocchi da 50 domande, 70 simulazioni di prova che potranno essere svolte dai candidati per intero o in parte. Bisognerà accedere tramite codice fiscale e il candidato ad ogni accesso avrà sempre davanti la sua paginata personale, con tanto di segnalibro che indicherà quali simulazioni sono già state eseguite. Anche quelle già svolte, comunque, si potranno ripetere. Alla fine di ogni prova il candidato visualizzerà il proprio voto e le domande che risultano sbagliate, ma senza poterne conoscere la risposta esatta.
Per sapere quale sia la risposta giusta, in pratica, l'aspirante prof dovrà andarsi a cercare da solo le informazioni, dovrà documentarsi. Insomma, dovrà studiare le domande, non solo imparare a memoria le risposte. Il sistema proposto vuole evitare lo studio mnemonico dei 3.500 quesiti proposti, ma uno studio più organico
Il software è dunque lo stesso di quello che sarà utilizzato il giorno stesso della prova ufficiale, per cui i candidati ne conosceranno già il meccanismo e potranno evitare di disperdere minuti preziosi per ambientarsi con il sistema proposto.
"È un modo- spiega una fonte ministeriale - per evitare una preparazione troppo mnemonica. I candidati avranno davanti lo stesso software che useranno il giorno della preselezione e potranno prenderci la mano".
Novità in vista anche per la prova scritta successiva: niente più tema di pedagogia. Si studia "una soluzione più innovativa e l'invio del plico sarà telematico, come all'ultima maturità". Intanto il primo step, quello della preselezione, "servirà - spiega il tecnico ministeriale - per valutare le competenze di base del lavoratore".
Le successive per capire se ha le qualità per fare l'insegnante. I 3.500 Quiz da cui saranno estratti i 50 su cui dovranno cimentarsi i docenti il giorno della prova (ci sarà un test diverso per candidato) vengono da "banche dati acquistate dal ministero". Per superare la preselezione servono 35 punti: le domande sono 50 in 50 minuti.(
fonte il Sole24Ore)
Avviso del MIUR