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PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI DI FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA E SNALS CONFSAL
Data: Giovedì, 30 Aprile 2015, ore 13:54:22
Argomento: DIRIGENTI SCOLASTICI



I Dirigenti Scolastici di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL partecipano allo sciopero del 5 maggio 2015 per le seguenti motivazioni, unitariamente individuate dai rispettivi Coordinamenti Nazionali: ...



Il DDL “La Buona scuola” deve cambiare.

Ai Dirigenti Scolastici non può essere addossata la responsabilità del miglioramento dei risultati della scuola pubblica statale. Né con i vecchi, né con i nuovi poteri.

Alla “La Buona scuola” non servono le nuove responsabilità che si vogliono attribuire ai dirigenti. Esse ostacolano l’esercizio delle funzioni del dirigente scolastico e già producono fra il personale scolastico dissenso, disimpegno e conflittualità.

Alla “La Buona scuola” serve un’autonomia scolastica forte e rispettata che deve essere quella prevista dal regolamento di istituzione e non deve essere stravolta con conseguenze negative in termini di uguaglianza e di salvaguardia del sistema nazionale di istruzione.

Alla “La Buona scuola” servono partecipazione, responsabilità diffusa e condivisione di tutti i docenti e di tutto il  personale ATA,  serve un organico funzionale alla realizzazione dell’offerta formativa e al miglioramento dei servizi  generali, amministrativi e tecnici.

Alla “La Buona scuola” serve un nuovo contratto di lavoro, rinnovato e adeguato alle esigenze organizzative e al raggiungimento dell’obiettivo del miglioramento della qualità dei risultati,  che assicuri la partecipazione di tutti i lavoratori della scuola a percorsi di formazione continua e stimoli e sostenga la ricerca e lo sviluppo dell’autonomia didattica.

Alla “La Buona scuola” servono finanziamenti adeguati alle sue esigenze di funzionamento e alla retribuzione del personale che assicura le  funzioni organizzative e le attività aggiuntive.

Alla “La Buona scuola” serve la realizzazione delle promesse fatte dal Governo di liberarla dalle molestie burocratiche (gestione pensionamenti, TFR, ricostruzioni di carriera, graduatorie, contenziosi…) e di affrancarla dall’applicazione di norme generali che le sono state imposte senza i necessari adattamenti  (trasparenza, anticorruzione, semplificazione, dematerializzazione…)

Alla “La Buona scuola” non serve il preside nominato dai politici e da loro revocabile. In ognuna delle 8.500 scuole della Repubblica deve esserci un dirigente scolastico selezionato secondo il merito e attraverso un pubblico concorso. In questo anno scolastico sono 1.166  le scuole  in reggenza,  nel prossimo anno diventeranno almeno 1.800, nel 2016/17 potrebbero essere 2.500: è necessario che venga bandito al più presto un pubblico concorso affinché ciascuna scuola  abbia il suo dirigente scolastico.

Alla “La Buona scuola” servono dirigenti scolastici rispettati a partire dalla loro retribuzione professionale che deve essere uguale per tutti all’interno della categoria e uguale al resto della dirigenza pubblica e ricomprendere tutti i fondi sottratti negli anni scolastici 2012/13, 2013/14 e 2014/15   che il Governo si era impegnato a restituire. 








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