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28 NOVEMBRE 2015: FLC-CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL E GILDA IN PIAZZA - CONTRATTO INNOVATIVO E MODIFICHE ALLA LEGGE 107
Data: Luned́, 30 Novembre 2015, ore 09:54:18
Argomento: AZIONI DEL SINDACATO





Manifestazione 28 novembre 2015

In piazza per un contratto innovativo per tutto il personale della scuola e per cambiare la legge 107: questi gli obiettivi di FLC-CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS E GILDA nella manifestazione del 28 novembre 2015 di tutti i lavoratori del pubblico impiego a Roma. Di seguito gli interventi dei Segretari generali delle 5 sigle sindacali...



Domenico Pantaleo (Flc Cgil) "Il Governo smetta di elargire regalie ritagliate su false emergenze politico-sociali e fondate invece su evidenti scopi elettorali. La strada maestra è una sola: il contratto di lavoro"

Francesco Scrima (Cisl Scuola) "Bisogna rinnovare il contratto per riconoscere finalmente giusta dignità e valore al lavoro nella scuola, avvicinando i trattamenti economici a quelli degli altri paesi europei. Ma non solo questo, occorre fare della contrattazione la leva giusta e più efficace per processi di innovazione condivisi e non imposti con arroganza e scarsa competenza. La scuola può funzionare bene solo se le diverse professionalità che vi operano sono valorizzate al meglio. Il governo trovi per questo le risorse necessarie".

Pino Turi (Uil Scuola) "Ora bisogna far funzionare le scuole, dare sicurezze professionali alle persone, valore al loro lavoro con il rinnovo del contratto. La legge 107 va cambiata negli ambiti territoriali, la titolarità e responsabilità dei docenti nei confronti degli alunni".

Marco Paolo Nigi (Snals Confsal) - "Il governo mortifica i lavoratori della scuola, li considera fannulloni e assenteisti. Al tempo stesso li condanna a un non rinnovo del contratto (bloccato da oltre 6 anni) e li mortifica, mettendo nella legge di stabilità soltanto 200 milioni di euro per 2 milioni e 200 mila dipendenti del pubblico impiego: 5 euro al mese lordi per ciascuno. È una presa in giro. E la risposta a questa provocazione è la piazza di oggi. La riforma della scuola (Legge 107/2015) ha ridisegnato competenze e ruoli del personale docente e dirigente, ha introdotto nuove regole per la valutazione delle prestazioni, ha messo in atto un piano di assunzioni in ruolo fortemente penalizzante relativamente all’assegnazione delle sedi di servizio e ha precluso la stabilizzazione a larghe fasce di precari con una operazione di dubbia legittimità, che ha portato ad un ampio e grave contenzioso. Va cambiata la legge 107 nei punti in cui mortifica la scuola e va subito rinnovato il contratto.

Rino Di Meglio (Gilda-Fgu) "Continueremo a batterci per la cancellazione delle parti inaccettabili della Legge 107 in particolar modo la chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici, che rischia di configurarsi come una trattativa privata. Proseguiremo la nostra battaglia contro gli ambiti territoriali, che minacciano di discriminare i neo assunti rispetto a quelli titolari di cattedra con il meccanismo precedente, e contro il sistema di valutazione che investe i valutati, cioè gli studenti, del ruolo di valutatori degli insegnanti".








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