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ISTITUITO AL MIUR IL GRUPPO DI LAVORO SUI BIG DATA - COSA SONO?
Data: Lunedì, 01 Febbraio 2016, ore 12:11:35
Argomento: SCUOLA E UNIVERSITÀ




big data


È stato costituito, presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, un Gruppo di lavoro per avviare una riflessione condivisa e strategica sui Big Data finalizzata a mettere a punto nuovi approcci per utilizzare quelli di competenza del MIUR nella formulazione di decisioni di grande impatto scientifico, amministrativo e politico. ...



Anche il settore scolastico, universitario, della ricerca e dell'alta formazione artistica e musicale, infatti, contribuiscono alla creazione dei Big Data per i quali, dunque, il Miur intende avviare un'analisi finalizzata alla valorizzazione degli stessi a sostegno delle decisioni di sistema, all'individuazione delle traiettorie di sviluppo e a come l'Italia potrebbe intercettarle.

I componenti del Gruppo di lavoro sono

  • Fabio Beltram, Direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, a cui sono affidate le funzioni di Coordinatore;

  • Roberto Torrini, direttore dell'Anvur;

  • Francesco Castanò, Direttore centrale per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione dell'Istat;

  • Luca De Biase, saggista e Direttore di Nòva24 del Sole 24 Ore;

  • Sabrina Bono, Capo del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Miur;

  • Letizia Melina, Direttore generale per lo studente, lo sviluppo e l'internazionalizzazione della formazione superiore del Miur;

  • Donatella Solda, membro della Segreteria Tecnica del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca;

  • Davide D'Amico, Dirigente Direzione Generale per il Personale Docente – Ufficio VI Formazione personale docente e accreditamento enti del Miur.

Il decreto


Cosa sono i BIG DATA?

I BIG DATA rappresentano tutta la mole di dati che naviga attraverso la Rete. Comprendono, affianco ai dati così detti strutturati, anche le immagini, le email, i dati GPS e tutto ciò che si inserisce nei social come Facebook e Twitter.

Ogni giorno si stima che circa 2 miliardi e mezzo di persone accedono alla Rete e producono la bellezza di  1030 byte (cioè 1 seguito da ben 30 zeri) di informazioni.

Proprio a causa della loro grandezza, i Big Data sono difficili da trattare con strumenti non espressamente dedicati, come ad esempio quelli utilizzati nei sistemi di gestione dei database relazionali.

I Big data, quindi, possono essere definiti come quegli insiemi di dati che, per la loro grandezza e complessità, debbono essere analizzati utilizzando strumenti “speciali” in tutte le fasi del processo analitico. Per contro, essi permettono di cogliere aspetti e sfumature altrimenti difficilmente rilevabili; si può arrivare, ad esempio, a individuare gli “umori” del mercato, oppure comprendere e sfruttare dal punto di vista culturale, educativo, sociale, politico, strategico, ecc. i flussi di dati e informazioni che ogni giorno viaggiano sulla Rete.

Vedremo come li utilizzeranno gli esperti nominati dal MIUR!









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