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IL GOVERNO SUL PUBBLICO IMPIEGO
Data: Venerd́, 17 Giugno 2016, ore 10:11:53
Argomento: NORMATIVA E POLITICA



ministro Madia



Il Consiglio dei Ministri nella seduta del 15 giugno 2016, riguardo al Pubblico Impiego, ha:

- approvato il Decreto Legislativo in materia di licenziamento disciplinare;

- autorizzato il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione ad esprimere parere favorevole sull’ipotesi di CCNQ “Nuovi comparti e Aree Dirigenziali di contrattazione”. ...



Con il primo provvedimento il Governo, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Maria Anna Madia, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante modifiche all’articolo 55-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, lettera s) della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di licenziamento disciplinare.
Nello specifico, il decreto interviene sulla disciplina prevista per la fattispecie di illecito disciplinare denominata falsa attestazione della presenza in servizio. Al dipendente colto in flagrante sarà applicata la sospensione cautelare entro 48 ore e attivato il procedimento disciplinare che dovrà concludersi entro 30 giorni. È prevista la responsabilità disciplinare del dirigente (o del responsabile del servizio) che non proceda alla sospensione e all’avvio del procedimento.
Sono state accolte le condizioni poste dalle commissioni parlamentari nei loro pareri e sono state recepite gran parte delle osservazioni avanzate dalla Conferenza unificata e dal Consiglio di Stato. In particolare, è stato precisato che la fattispecie di falsa attestazione della presenza in servizio comprende anche quella realizzata mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento; è stato garantito al dipendente il diritto alla percezione di un assegno alimentare - nella misura stabilita dalle disposizioni normative e contrattuali vigenti - durante il periodo di sospensione cautelare dal lavoro; al fine di garantire un’opportuna scansione temporale delle diverse fasi del procedimento e per assicurare idonee garanzie di contraddittorio a difesa del dipendente, è stato previsto che con il provvedimento di sospensione si procede anche alla contestuale contestazione dell’addebito e alla convocazione del dipendente dinanzi all’ufficio competente per i procedimenti disciplinari; il dipendente sarà convocato per il contraddittorio con preavviso di almeno 15 giorni e potrà farsi assistere da un procuratore o da un rappresentante sindacale; nei casi in cui il dirigente abbia avuto notizia dell’illecito e non si sia attivato senza giustificato motivo è prevista la responsabilità per omessa attivazione del procedimento disciplinare e omessa adozione del provvedimento di sospensione cautelare e ne viene data notizia all’Autorità giudiziaria.

La stesura definitiva del Decreto Legislativo ha recepito in gran parte le proposte emendative della Confsal in materia di procedura, di assegno alimentare e soprattutto di garanzia dell’esercizio del diritto di difesa del dipendente.

Con il secondo provvedimento il Consiglio dei ministri ha autorizzato il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia ad esprimere il parere favorevole del Governo sull’ipotesi di Contratto collettivo nazionale quadro (CCNQ) per la definizione dei comparti di contrattazione collettiva e delle relative aree dirigenziali per il triennio 2016-2018, firmata il 5 aprile 2016 (vedi nostro articolo). Si dà, in tal modo, attuazione alla riforma operata dal d.lgs. n. 150 del 2009, riducendo il numero dei comparti e delle aree di contrattazione. Sono individuati 4 comparti di contrattazione collettiva:

  • comparto delle Funzioni Centrali;
  • comparto delle Funzioni Locali;
  • comparto dell’Istruzione e della Ricerca;
  • comparto della Sanità.

A tali comparti corrispondono anche le aree di contrattazione collettiva anche per la dirigenza. La definizione di tale accordo realizza la condizione per la riapertura della contrattazione nel pubblico impiego.
Pertanto, l’accordo proseguirà l’iter di validazione e verifica presso la corte dei conti e successivamente sarà sottoscritto in via definitiva in sede ARAN.








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