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11 FEBBRAIO 2017 - GIORNATA INTERNAZIONALE PER LE DONNE E LE RAGAZZE NELLA SCIENZA
Data: Sabato, 11 Febbraio 2017, ore 15:14:29
Argomento: EVENTI



Affinché donne e ragazze ottengano parità di accesso e partecipazione nella scienza, e vengano compiuti ulteriori progressi per raggiungere la parità di genere e l’emancipazione di donne e ragazze, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Risoluzione A/70/474/Add.2 e ha istituito l’11 Febbraio come la Giornata Internazionale per le donne e le ragazze nella scienza. ...



Per ulteriori informazioni sulla Giornata cliccare qui

Per conoscere il programma UNESCO Gender and Science cliccare qui 

Per approfondimenti cliccare qui


 

dall'Ufficio Stampa del MIUR

Roma, 11 febbraio 2017

Oggi la Giornata internazionale per le donne e le ragazze nella scienza
Fedeli: “Loro contributo essenziale per il progresso della società"
Dall'8 marzo al via la seconda edizione del “Mese delle Stem”

È un “augurio a sognare senza limitazioni, anche controcorrente” quello che la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli rivolge alle studentesse e alle ricercatrici italiane in occasione della Giornata internazionale per le donne e le ragazze nella scienza, promossa dall’Onu a partire dal 2015 per abbattere stereotipi di genere e costruire una società di pari opportunità, prerequisito fondamentale per un futuro di crescita sostenibile.

“Troppo spesso – aggiunge Fedeli - le nostre ragazze sono condizionate inconsapevolmente da pregiudizi e stereotipi secolari che le vogliono non inclini per natura allo studio del sapere scientifico. ‘Non è roba per te’, ‘non sono cose da femmine’: sono espressioni che abbiamo sentito rivolgere a noi stesse più volte nella vita. Non è così. Non c’è niente che una studentessa o uno studente italiano non possano ottenere studiando e impegnandosi in uno sforzo di conoscenza. Il nostro obiettivo, un obiettivo che trova stimolo nell’articolo 3 della nostra Costituzione, è quello di creare una scuola, un’università, un mondo della ricerca di pari opportunità, che abbattano stereotipi culturali e forniscano a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi uguali strumenti di crescita in linea con le loro ambizioni e con il loro desiderio di futuro. Per questo come Ministero, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, stiamo realizzando una serie di iniziative per avvicinare le nostre ragazze alle cosiddette discipline Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics) e proseguiremo su questa doverosa strada per avere una società che sappia fare della diversità di genere occasione di sviluppo e arricchimento, in linea con gli obiettivi globali delineati dall’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile”.

In particolare, a partire dalla data simbolica dell'8 marzo, prenderà il via la seconda edizione del ‘Mese delle Stem, sperimentata già un anno fa per stimolare le scuole a promuovere, con il supporto di università, enti esterni, associazioni, imprese, attività didattiche legate alle discipline scientifiche. I progetti potranno riguardare anche la formazione degli insegnanti. Nei prossimi giorni il Ministero, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità, metterà a disposizione sul sito http://www.noisiamopari.it/, con richiamo sul sito istituzionale http://www.istruzione.it/, una piattaforma su cui potranno essere caricate le proposte di progetto e attività.

 “Il nostro è il Paese di Rita Levi Montalcini, una delle più grandi scienziate della storia. Ed è pieno di studiose e ricercatrici che, vincendo le resistenze culturali con la propria determinazione e la propria passione, svolgono la loro attività qui in Italia e all’estero. Di recente, grazie al piano straordinario di assunzione di ricercatori, numerosi enti di ricerca hanno potuto avvalersi delle capacità di donne che hanno fatto della scienza il proprio percorso di vita e professionale. Continuiamo a lavorare in questa direzione, perché una società che cammina verso il futuro su una sola gamba è una società a mobilità ridotta. Non possiamo permetterci di disperdere un patrimonio prezioso di intelligenze”, conclude la Ministra.







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