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INCONTRO GOVERNO SINDACATI SULLA RIFORMA DEL PUBBLICO IMPIEGO - NOVELLATI I DECRETI 165/2001 E 150/2009
Data: Venerd́, 17 Febbraio 2017, ore 10:05:00
Argomento: NORMATIVA E POLITICA





Mercoledì 16 febbraio 2017, alle ore 15,30, è avvenuto l’incontro tra Governo e Sindacati per le problematiche sul pubblico impiego.
I lavori sono stati avviati da una breve relazione del Ministro, On. Maria Anna Madia, che ha illustrato le linee portanti dei due decreti legislativi riguardanti:...



  1. schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al Testo Unico del Pubblico Impiego di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi dell’art. 17, comma 1, della legge 17 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche:
    L'art.17 comma 1 della succitata legge 124/2015 prevede che entro 18 mesi dall'approvazione della stessa il governo, sentite le OO.SS., adotti decreti legislativi per il riordino della disciplina in materia di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche e connessi profili di organizzazione amministrativa. La bozza di decreto legislativo presentata dalla Ministra Madia novella il D.Lgs. 165/2001 nelle parti relative
    • alle relazioni sindacali (si stabilisce un corretto equilibrio per le relazioni sindacali, superando estremismi che hanno riportato alla legge oggetti che non aveva senso irrigidire in norme legislative. Si pongono, quindi, le condizioni per una contrattazione regolata e responsabile, lasciando alla legge di fissare solo i principi generali. Si pongono le condizioni non solo per aprire una stagione contrattuale, ma, modificando le attuali previsioni normative ostative, si permette di poter pensare di “firmare” un contratto di cui si riconosce l’assoluta necessità);
    • alle assunzioni e alla gestione del personale (si mette la parola fine al precariato storico nella Pubblica Amministrazione con l’assunzione (al 50% dei posti disponibili) dei precari che possano vantare tre anni di lavoro a tempo determinato ad esclusione dei precari della scuola. Per i precari della scuola i tre anni di servizio potrebbero essere quelli che decretano la loro espulsione  in virtù del comma 131 della legge 107/2015 che prevede  l'impossibilità di effettuare supplenze su tale tipologia di posto dopo 3 anni di servizio su posti vacanti e disponibili);
    • ai procedimenti disciplinari (modifiche sostanziali per i dirigenti delle PA che, per i procedimenti disciplinari nei confronti dei loro dipendenti che prevedono sanzioni superiori al rimprovero verbale, devono trasmettere gli atti all'Ufficio per i procedimenti disciplinari che provvederà ad avviare e concludere il procedimento disciplinare.  Per il personale scolastico, invece, il procedimento disciplinare per le infrazioni per le quali è prevista l'irrogazione di sanzioni fino alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per dieci giorni è di competenza del Dirigente scolastico. 
      La bozza di decreto n. 1


  2. schema di decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in attuazione dell’articolo 17, comma 1, lettera r), della legge 17 agosto 2015, n. 124.
    La lettera r del comma 1 dell'art. 17 della succitata legge 124/2015 prevede la semplificazione delle norme in materia di valutazione dei dipendenti pubblici, di riconoscimento del merito e di premialità
    La bozza di decreto presentato dalla Ministra Madia cancella tutto il titolo V del decreto Brunetta (D.Lgs. 150/2009) che novellava il D.Lgs 165/2001 sull'ordinamento del lavoro delle PA, le relazioni sindacali e le sanzioni disciplinari (rivisitate dalla bozza di decreto n. 1) e novella il Titolo II e il Titolo III relativi a misurazione, valutazione e trasparenza della performance,  merito e premi. Mentre Brunetta, nel suo decreto 150, all'art. 74, comma 3,  aveva escluso la scuola dall'applicazione delle disposizioni dei Titoli II e III del decreto al personale docente della scuola, la Ministra Madia non fa alcun cenno sulle modalità di applicazione al personale della scuola delle disposizioni contenute nella bozza del suo decreto. Nella scuola non esistono gli OIV (Organismi Indipendenti di Valutazione della performance).
    La bozza di decreto n. 2

Il Ministro ha sottolineato che vi sono i tempi utili per poter migliorare i testi proposti; infatti quelli presentati sono l’avvio di un percorso, che occuperà presumibilmente almeno tre mesi, necessari per svolgere le varie fasi procedurali che prevedono: una prima approvazione in sede di Consiglio dei Ministri e i passaggi dalla Conferenza Stato-Regioni e dalle Commissioni Parlamentari competenti prima della definitiva approvazione in seconda lettura da parte del Consiglio dei Ministri e la successiva pubblicazione sulla G.U.

Sono successivamente intervenute le delegazioni sindacali; nel suo intervento quella della CONFSAL ha, tra l’altro:

  • ricordato che la CONFSAL è stata l’unica confederazione autonoma a aver sottoscritto l’accordo “politico” in sede di Funzione Pubblica che ha permesso l’avvio di questo processo;
  • riconosciuto che l’introduzione del Ministro era coerente con il citato accordo “politico” in quanto ridava alla contrattazione un ruolo centrale per disciplinare il rapporto di lavoro dei dipendenti del pubblico impiego, modificava sostanzialmente parti inaccettabili della legge “Brunetta” e poneva le basi per un piano straordinario di stabilizzazione dei precari storici della P.A.
  • affermato che era, però, necessario, al fine di un giudizio ponderato, esaminare il testo proposto; cosa che non era certo possibile “seduta stante” data la complessità dello stesso;
  • espresso preoccupazione per la fattibilità concreta di tutto quanto esposto anche alla luce della norma prevista di “invarianza di spesa”;
  • auspicato che tutti operino in modo da ridare ruolo e dignità sociale ai dipendenti pubblici;
  • dichiarato l’impegno a formulare integrazioni e modifiche al testo proposto in modo da arrivare a una stesura definitiva che risponda a pieno alle aspettative dei lavoratori e dei fruitori dei servizi pubblici;
  • concluso l’intervento affermando con forza che è indispensabile avviare tempestivamente la procedura del rinnovo contrattuale, che i lavoratori del pubblico impiego aspettano da quasi un decennio, con l’emanazione dell’atto di indirizzo all’ARAN e con lo stanziamento delle risorse finanziare necessarie.






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