Si è svolto, in data 15 marzo 201, il primo incontro di informativa sulla definizione degli organici del personale docente per il prossimo anno scolastico. Questo primo incontro aveva per oggetto la stabilizzazione di quota parte dell’organico di fatto in organico di diritto in attuazione di quanto previsto dalla legge di stabilità che ha stanziato a questo fine 400 milioni di euro.  ...

I rappresentanti del MIUR hanno comunicato la volontà di trasmettere agli altri Ministeri competenti un decreto interministeriale per gli organici del personale docente con la previsione della trasformazione di quota posti da organico di fatto a organico di diritto.
I criteri illustrati a supporto della proposta sono quelli previsti dalla legge, che si possono sintetizzare in due finalità:

1. andamento demografico, con i noti abituali correttivi;
   
   
2. possibilità di stabilizzazione del personale per la presenza di aspiranti a nomina in ruolo nelle diverse tipologie di graduatorie (GAE, concorsi …).

La  delegazione dello SNALS-CONFSAL ha sostanzialmente condiviso i criteri della proposta dato che:

• l’organico di diritto delle diverse regioni fissato per l’a.s. 2016/17 ha, ai sensi di quanto previsto dalla legge 107/2015, validità triennale e, quindi non vi sarà variazione della sua consistenza per il prossimo anno scolastico in tutte le regioni;
  
  
• l’entità complessiva nazionale dell’organico di fatto, sempre secondo quanto previsto dalla legge 107/2015, ammonta a poco più di 30.000 posti e che anche questo dato limite, ai sensi della stessa legge, non è incrementabile;
  
  
• l’organico di fatto non riguarda il sostegno perché, ai sensi della nota sentenza della Corte Costituzionale, non vi può essere un limite per motivi di spesa e si procede, quindi, con la concessione di “deroghe” senza un tetto massimo;
  
  
• per quanto specificato nei punti precedenti i posti complessivi sono la somma di quelli derivanti delle tre fattispecie sopra descritte, oltre ovviamente all’entità di “organico di potenziamento” fissata per legge.

In conclusione la nostra delegazione ha puntualizzato che si riserva di verificare la corretta distribuzione, non solo a livello territoriale, ma anche tra i diversi ordini e gradi di scuola e che, soprattutto, sarà necessario approfondire e chiarire in modo inequivocabile la parte relativa all’organico di “potenziamento” e alle modalità di utilizzo del personale.