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INTERVISTA AD ELVIRA SERAFINI, SEGRETARIO GENERALE SNALS SU: VALORIZZAZIONE RUOLO INSEGNANTI E AUMENTO SALARIALE
Data: Venerdì, 21 Luglio 2017, ore 08:27:28
Argomento: AZIONI DEL SINDACATO





È un momento veramente difficile che stiamo attraversando, perché siamo entrati nel vivo di una fase molto delicata, ci stiamo preparando alla discussione del nuovo contratto.
Il ministro Fedeli ormai ha preparato l’atto di indirizzo, ed è la prima volta che si verifica questo perché di solito l’atto di indirizzo viene emanato dal Ministero della Pubblica Istruzione nella persona del ministro senza aver mai convocato le organizzazioni sindacali; invece ci siamo confrontati, abbiamo avuto dei tavoli di confronto e abbiamo già esposto quelle che erano le nostre linee programmatiche per la fase di contratto. ...




Chiaramente oggi siamo chiamati a riflettere perché i punti salienti che noi mettiamo in luce in questa fase nuova del confronto per la firma del nuovo contratto, è sicuramente un aumento della retribuzione. Non è assolutamente accettabile la proposta degli 85 euro perché  abbiamo avuto anche una vacanza contrattuale e ci sembra mortificante per la categoria tale aumento.
Ma, a parte questo, stiamo puntualizzando delle situazioni particolari che si  sono venute a creare con la legge 107.
Vogliamo la riqualificazione dell’attività del docente che non può assolutamente essere valutata con un bonus. Il bonus deve essere praticamente inserito, se ci sta la disponibilità economica - e visto che c’è - nel corpo della retribuzione, anche perché questo bonus non fa altro che creare delle scissioni, delle fasi conflittuali all’interno della scuola.
E altro punto che stiamo puntualizzando ai tavoli è proprio quello degli scatti dell’anzianità di servizio, non la valutazione intesa come valutazione della 107, perché chi deve valutare il docente? nessuno ha la capacita di valutare un’attività educativa, un’attività di intervento su educazione, su preparazione, su trasmissione di saperi. E pertanto questa valutazione impostata in questo modo dove chi valuta è il collega o il dirigente o il genitore o, nella scuola superiore, anche gli alunni possono entrare nel gruppo di valutazione, tutto questo non ci sta bene.
Come non ci sta bene la chiamata diretta così come era intesa nella 107 e grazie agli interventi che abbiamo fatto a livello sindacale già alcune modifiche sono state apportate perché i dirigenti devono discutere al tavolo con noi , con le organizzazioni sindacali, con il collegio dei docenti, quali sono i criteri che scelgono i vari istituti, per poter poi chiamare, i docenti. Cioè non c’è più questa chiamata come si pensava e come era definita nella 107 tout court, ma è una chiamata dove ci saranno dei criteri che passano dagli organi collegiali e da un tavolo sindacale e, pertanto, c’è  una presa di coscienza partecipata.

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