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L'ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE: LE REGIONI ED IL MIUR DEVONO DARE RISPOSTE
Data: Mercoledì, 11 Luglio 2018, ore 09:58:05
Argomento: SCUOLA E UNIVERSITÀ





Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 61 (Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale), gli indirizzi/articolazioni/opzioni dell’art. 3 comma 1 del D.P.R. 87/2010, a decorrere dall’a.s. 2018/2019 a partire dalle classi prime, confluiscono nei nuovi indirizzi di studio ai sensi dell’allegato C art.3 c.1 del suddetto D.Lgs. 61/2017...




Lo SNALS chiede alla Direzione Miur di promuovere ogni utile azione, anche nell’ambito degli accordi tra UUSSRR e Regioni, affinché nelle linee guida regionali per l’IeFP sia prevista la confluenza delle attuali articolazioni e opzioni nei nuovi indirizzi di studio. In mancanza di tale previsione ci saranno, tra l’altro, notevoli ripercussioni nel sistema dei passaggi tra i percorsi di studio realizzati in regime complementare e quelli in regime integrativo. Le linee guida dovrebbero pertanto prevedere l’istituzione di commissioni d’ambito attraverso le quali determinare la tabella di confluenza degli attuali percorsi in quelli dei nuovi indirizzi di studio del citato decreto.

Con il citato decreto poi, a partire dalle classi prime degli istituti professionali, le ore dedicate alle attività di laboratorio vengono raddoppiate (da 3 a 6 ore settimanali su 32). Il decreto, inoltre, prevede che gli insegnamenti di materie teoriche utilizzino metodologie didattiche rivolte alle applicazioni pratiche. Per tale scopo, sono state assegnate ad ogni classe sei ore settimanali di docenza tecnico pratica abbinate ad alcune materie teoriche.

Tale inversione di tendenza rispetto al passato sollecita finalmente i percorsi professionali ad adottare una didattica laboratoriale ma fa emergere tutte le criticità riconducibili ai mancati investimenti nell’innovazione dei laboratori, oggi insufficienti, obsoleti e con strumenti ed attrezzature non più a norma. È evidente che tali condizioni unite a classi con elevato numero di alunni, aumenta enormemente il livello di rischio per la sicurezza e l’incolumità di alunni e personale.

Occorre, con urgenza, una deroga all’attuale rapporto alunni classe (almeno per le classi prime dove si ha a che fare con ragazzini inesperti) prevista dalle norme attuali, in attesa che siano rinnovati i laboratori degli istituti Tecnici e, in particolare, quelli degli istituti Professionali.

Lo SNALS chiede alla Direzione Miur di farsi interprete di tale esigenza nell’ambito delle procedure per il consolidamento dell’organico di fatto ed in quelle interministeriali per la determinazione degli organici per l’a.s. 2019/2020.







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