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L'EDUCAZIONE CIVICA RIMANDATA A SETTEMBRE ...2020
Data: Giovedì, 12 Settembre 2019, ore 09:12:28
Argomento: SCUOLA E UNIVERSITÀ





Il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Lorenzo FIORAMONTI, commentando il parere negativo reso dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), relativo alla sperimentazione dell’insegnamento dell’Educazione civica già dall’a.s. 2019/20, rimanda a settembre 2020 l'introduzione della materia…





Sentirò a breve associazioni di dirigenti, docenti e studenti per discutere con loro della possibilità di avviare una seria programmazione a partire da gennaio 2020, con tanto di fondi aggiuntivi in Legge di Bilancio –  afferma il Ministro – per fare quello che il precedente Ministro non aveva fatto, cioè preparare in modo efficace le scuole nell’ottica dell’introduzione dell’Educazione civica nel settembre 2020, come previsto dalla legge”.

A parere del CSPI, il provvedimento del MIUR

  • non individua la platea delle istituzioni scolastiche potenzialmente coinvolte e le modalità di adesione delle scuole interessate;
  • non prevede una “durata definita” del progetto sperimentale proposto, ma si limita ad indicare che esso sia attuato dall'anno scolastico 2019/20;
  • non indica con chiarezza gli “obiettivi” che dovrebbero caratterizzare la sperimentazione proposta, non sono infatti evidenziate le finalità e i risultati attesi;
  • non si prevede alcuna “valutazione di risultati “: è assente ogni riferimento ai soggetti, alle modalità e ai tempi con cui si intende procedere alla valutazione dei risultati della sperimentazione proposta,

e ritiene necessario non dare avvio alla sperimentazione e viceversa suggerisce di utilizzare l’anno scolastico in corso per:

  • preparare studenti e genitori al significato del nuovo insegnamento, anche in previsione delle opportune ridefinizioni dei patti di corresponsabilità che devono essere estesi alla scuola primaria e revisionati nella scuola secondaria di primo e secondo grado, come prevede l’art. 7 della legge n. 92/2019;
  • chiarire il rapporto tra la nuova disciplina e i comportamenti sociali e civici (anche alla luce delle nuove competenze-chiave europee del 22 maggio 2018);
  • realizzare adeguate iniziative di formazione del personale scolastico;
  • studiare modalità di valutazione del nuovo insegnamento anche nelle sue connessioni con gli strumenti attualmente esistenti quali le rubriche di valutazione che chiariscano i diversi livelli di apprendimento corrispondenti ai voti, la certificazione delle competenze e il sistema degli esami.

Il CSPI, pertanto, esprime parere negativo sul decreto relativo alla sperimentazione nazionale, nell’a.s. 2019/20, in merito all’insegnamento trasversale dell’educazione civica in tutte le scuole del primo e secondo ciclo di istruzione.







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