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BES - BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: NOTA DI CHIARIMENTI DAL MIUR
Data: Luned́, 25 Novembre 2013, ore 10:34:27
Argomento: INTEGRAZIONE E INCLUSIONE



bes
In un nostro precedente articolo avevamo annuciato che Il Ministero stava predisponendo una Circolare per dare le direttive in riferimento all’a.s. 2013/14 sugli strumenti di intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali.
Con la nota  n. 2563 del 22 novembre 2013, il MIUR ...





 

  • ha dato indicazioni in merito a

    • PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

    • ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA

    • PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ

    • GRUPPO DI LAVORO PER L'INCLUSIVITÀ

    • ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L'INCLUSIONE

  • elimina completamente (su richiesta esplicita dello SNALS CONFSAL) gli acronimi e, pertanto è molto più leggibile;

  • modifica, sempre su richiesta SNALS CONFSAL, ma anche di altre OO.SS., radicalmente l’impianto del citata C.M. 8, la quale imponeva alle scuole prassi avulse dalla realtà e totalmente illusorie nei confronti delle famiglie.

  • Le novità:
    • Al secondo capoverso afferma che il corrente anno scolastico è da considerarsi destinato a provare tecniche e procedure educative per risolvere concretamente i problemi nella tradizione scolastica italiana aperta all’accoglienza e all’inclusività.

    • Afferma la non obbligatorietà del Piano Didattico Personalizzato, principalmente nei casi di semplici “difficoltà”, riconoscendo che la personalizzazione dei percorsi può avvenire in molti modi (Piano Didattico Personalizzato – I capoverso)

    • Rivaluta e riconosce ampiamente la potestà del Consiglio di classe – o del team nella scuola primaria – nella scelta di redigere, o meno, il Piano e, ovviamente, nella redazione dello stesso  (Piano Didattico Personalizzato – II capoverso).
    • Ribadisce l’autonomia del Consiglio di Classe anche rispetto alle domande dei genitori (Piano Didattico Personalizzato – III capoverso).

    • Rimette ordine nella confusione creata dalla C.M. 8/13 affermando che, per quanto attiene il Gruppo di Lavoro per l’Inclusività, le procedure sono rimesse alle scuole “secondo quanto disposto dalle norme di legge e contrattuali”.


La nota  n. 2563 del 22 novembre 2013








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