Con la nota prot. N. 353 del 5 febbraio il Dipartimento per l’Istruzione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca ha disposto, nelle more della definizione dell’eventuale procedura di recupero del beneficio economico acquisito con decorrenza settembre 2011 ed erogato nel corso degli anni 2011 e 2012, il blocco dell’erogazione del beneficio economico nonché il recupero delle somme erogate dal 1° settembre 2013 relative alle retribuzioni contrattuali relative alla 1^ e 2^ posizione economica del personale ATA, acquisite successivamente al 2011.
Le Scriventi Segreterie, ritenendo grave e provocatoria tale richiesta, frutto di una errata interpretazione delle norme, ne hanno chiesto l’immediato ritiro, diffidando il MIUR a sospendere ogni procedura di recupero di somme in buonafede percepite, frutto di prestazioni lavorative effettivamente svolte, dopo prove selettive e specifica formazione, in attuazione di contratti regolarmente sottoscritti dalle parti.
Particolarmente inaccettabile che si voglia intervenire dopo due anni dalle intese sottoscritte.
Le scriventi Segreterie nazionali dei Sindacati di CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA, al fine di tutelare i livelli retributivi del personale ATA, proclamano lo stato di agitazione del personale, con immediata astensione dalle attività aggiuntive in caso di mancata retribuzione.
Con la presente vengono attivate le procedure di conciliazione, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della legge n. 146 del 12 giugno 1990, come modificata dalla legge n. 83/2000, e chiedono di esperire la procedura conciliativa prevista dalla citata legge, convocando l’apposito Organismo di Conciliazione costituito con D.M. n. 127 del 20 aprile 2000.
In assenza di soluzioni positive, verranno proclamate tutte le azioni sindacali ritenute opportune.
Si rimane in attesa di urgente riscontro.
Roma 7 febbraio 2014
CISL Scuola
Francesco Scrima
UIL Scuola
Massimo Di Menna
SNALS-Confsal
Marco Paolo Nigi
GILDA Unams
Rino Di Meglio