carmelo.nesta scrive ...
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CONFINDUSTRIA
PEOPLE FIRST
IL CAPITALE UMANO E IL CAPITALE SOCIALE PER L’ITALIA
Questo il tema del Convegno biennale del Centro Studi Confindustria, svoltosi a Bari il 28 marzo 2014, in cui è emerso che investire nell’istruzione non comporta solo vantaggi formativi e culturali, ma anche economici. Gli economisti di Confindustria hanno stimato che "l'aumento in dieci anni del grado di istruzione italiano al livello dei Paesi più avanzati innalza il Pil fino al 15% in termini reali, cioé 234 miliardi, con un guadagno di 3.900 euro per abitante".
Ma dov'era Confindustria in questi ultimi anni
in cui l'istruzione ha subito selvaggi e irragionevoli tagli? ...
L'istruzione e i suoi operatori hanno subito in questi anni e continuano a subire una serie di soprusi, di ingiustizie e vessazioni come
- il blocco del contratto (fermo dal 2007), con la conseguente perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni di docenti e ATA,
- il blocco degli automatismi stipendiali,
- gli stipendi più bassi d'Europa,
- la riduzione degli organici,
- l'incremento del numero di alunni per classe,
- il massacro del personale precario,
- il selvaggio dimensionamento scolastico,
- la fatiscenza e insicurezza degli edifici,
- i finanziamenti sempre più scarsi alle scuole per il loro funzionamento,
- la drastica riduzione del fondo MOF (Miglioramento dell'Offerta Formativa),
- l'infame tentativo di aumentare l'orario di lavoro dei docenti senza alcun riconoscimento economico,
- le paventate sanzioni per quei docenti "che non garantiscono un livello minimo di qualità".
Peccato che solo ora si scopra il valore dell’Istruzione!
Il documento di Confindustria
Carmelo NESTA
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