carmelo.nesta scrive ...
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Dopo le proteste dei sindacati e le reazioni dell'opinione pubblica sul blocco dei contratti dei dipendenti pubblici fino al 2020 previsto dal DEF, viene la smentita del Ministero delle Finanze che, attraverso un comunicato stampa, dichiara: "Nel Documento di Economia e Finanza (DEF) 2014 non è contenuto, e non potrebbe esserlo, alcun riferimento a ipotesi di blocco di contrattazione nel settore pubblico. Le notizie in merito apparse sulla stampa non hanno alcun fondamento."
Ma sarà vero? ...
Questo il comunicato stampa del MEF:

Insomma il blocco c'è ... ma non si vede!
Infatti in nessuna delle parti che compongono il DEF si trova riferimento al blocco dei contratti nel pubblico impiego! Ma
- nella Sezione I - Programma di stabilità per l'Italia si legge:
"Nel 2013 i consumi pubblici hanno invece continuato a ridursi, riflettendo il calo ininterrotto degli ultimi anni degli acquisti di beni intermedi e dei redditi da lavoro dipendente. La riduzione è stata dello 0,8 per cento rispetto al 2012 (del 5,3 per cento sul 2010). In particolare, i redditi da lavoro dipendente, per effetto delle misure limitative delle assunzioni nelle Amministrazioni pubbliche e del permanere del blocco dei rinnovi contrattuali, hanno segnato una riduzione dello 0,7 per cento rispetto al 2012 (4,8 per cento sul 2010). La spesa in conto capitale è diminuita del 12,8 per cento. Parte della riduzione è correlata al calo dei contributi in conto capitale, diminuiti per la minore richiesta di agevolazioni per crediti di imposta da parte delle imprese, oltre che per il venir meno del contributo per la ricostruzione dell'Abruzzo (oltre un miliardo). Gli investimenti fissi lordi si sono ridotti del 9,5 per cento, proseguendo la tendenza al ridimensionamento rilevata negli ultimi anni. Nel 2013 il dato comprende il pagamento dei debiti pregressi della P.A. in conto capitale. Le dinamiche descritte riflettono anche i provvedimenti d'urgenza adottati nel corso del 2013 per far fronte ad alcune emergenze sociali e ambientali. Tali interventi sono stati disegnati in modo tale da avere un impatto sostanzialmente neutrale sul bilancio, ma hanno comunque comportato una operazione di razionalizzazione e riprogrammazione di alcune uscite. È stato dato nuovo impulso al processo di revisione della spesa pubblica (spending review) per conseguire miglioramenti in termini di qualità ed efficienza a tutti i livelli di governo. Per il 2014 e il 2015 l'indebitamento programmatico viene indicato rispettivamente al 2,6 e all'1,8 per cento del PIL (2,0 per cento a legislazione vigente). Tali proiezioni evidenziano un andamento dei conti pubblici coerente con le raccomandazioni ricevute lo scorso mese di luglio e con le previsioni della Commissione Europea. Negli anni 2016-2018, l'evoluzione dei conti pubblici evidenzia un profilo dell'indebitamento netto programmatico che si avvicina al livello necessario per il conseguimento dell'equilibrio strutturale di bilancio nel 2016 (0,9 per cento), con un avanzo primario programmatico che aumenterebbe progressivamente, raggiungendo il 5,0 per cento nel 2018. Le ulteriori misure necessarie per conseguire gli obiettivi programmatici saranno calibrate in modo da mantenere la dinamica della spesa in linea con le disposizioni della regola europea, tramite il processo di revisione della spesa."
Quali saranno le ulteriori misure, se non il permanere del blocco dei rinnovi contrattuali, visto che comportano una riduzione della spesa?
- nella Sezione II - Analisi e tendenze della Finanza Pubblica si legge:
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Passando all’analisi dei comparti di spesa più significativi si rileva:
- le spese di personale riducono la loro incidenza sul PIL (dal 10,7% del 2011 al 9,1% del 2018 per effetto delle varie disposizioni legislative comportanti norme di contenimento di tale aggregato di spesa e nonostante si consideri, per l’anno 2018, l’erogazione della nuova indennità di vacanza contrattuale relativa al triennio 2018-2020."Ma se c'è l'indennità di vacanza contrattuale vuol dire che non ci sarà il contratto!
MA CHE FANNO? CI PRENDONO IN GIRO?
Il Documento di Economia e Finanza
(Carmelo NESTA)
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