Il Senato ha votato, nella nottata dell'8 ottobre 2014, la fiducia al governo sul maxiemendamento relativo al Jobs Act con 165 sì, 111 no e 2 astenuti, dopo una giornata di proteste da parte di numerosi senatori delle minoranze con insulti, spintoni e lancio di oggetti.
Cosa prevede in sintesi il Jobs Act: ...
Ammortizzatori. Qualora sussista una situazione di disoccupazione involontaria, il governo dovrà assumere tutele uniformi e in linea con la storia contributiva dei lavoratori.
Semplificazioni. Si punta a dimezzare gli atti burocratici necessari ad avviare e gestire il rapporto di lavoro. Si punta, così, all’emanazione di norme ad hoc che riducano gli step tra amministrazione e datori di lavoro.
Contratti. Sì al contratto a tutele crescenti, che aumenteranno in relazione all’anzianità di servizio. Ok anche all’introduzione prossima del compenso orario minimo, applicabile a tutti i rapporti di lavoro.
Maternità. Si prevede l’introduzione a carattere universale dell’indennità di maternità, ossia anche a chi versa contributi a gestione separata. Ok anche al diritto alla prestazione anche in caso di mancato versamento dei contributi per opera del datore di lavoro.
Il testo del Jobs Act
Matteo Renzi dal Vertice europeo sull'Occupazione a Milano