carmelo.nesta scrive ...
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Il MIUR sta lavorando sulla delega per la riforma degli esami di stato della scuola secondaria di 1° e 2° grado prevista dai commi 180 e 181 (lettera i) della legge 107/2015.
Una delle novità più sorprendenti, per quanto riguarda la valutazione nella scuola del primo ciclo di istruzione, è che scompariranno i voti numerici e, di conseguenza, la media aritmetica per la valutazione finale dell'esame di stato del primo ciclo. Questi saranno sostituiti da una scala di cinque livelli espressi in lettere (A, B, C, D, E). La valutazione sarà accompagnata da un giudizio che descrive i livelli di apprendimento e delle competenze, sulla base di indicatori nazionali che saranno forniti dal Ministero....
Fino al 1977 la pagella con i voti fu croce e delizia di docenti, alunni e
genitori. La
legge 517, nel 1977, abolì i voti e la pagella
ed introdusse la scheda personale per gli alunni del primo ciclo di
istruzione con giudizi analitici motivati per
ciascuna disciplina e giudizio globale. La scheda di valutazione
introdotta dalla legge 517 creò non poche difficoltà ai docenti e ai
consigli di classe dell'epoca. Notevoli erano le difformità nell'impostazione
dei giudizi, nella scelta dei termini per la loro formulazione e
soprattutto nell'uso degli aggettivi per quantificare e qualificare la
valutazione. I giudizi disciplinari, poi, si sostanziavano su aspetti
della personalità e dei modi di fare degli alunni rendendo impossibile
ricondurre le valutazioni alla disciplina cui si riferivano se
estrapolate dal riquadro della scheda che le conteneva.
Altri aspetti negativi quali:
- la difficoltà di confronto collegiale sulle singole valutazioni in
relazione ai tempi di durata dei consigli di classe,
- il notevole tempo richiesto per la trascrizione dei giudizi sulle
schede,
- l'uso fumoso ed equivoco della terminologia usata capace di
disorientare genitori e alunni
indussero il Ministero a sperimentare sin dagli anni
80 una nuova scheda di valutazione.
La scheda di valutazione della legge 517
Ma solo nel 1993 il ministro dell'Istruzione Rosa RUSSO JERVOLINO con il
Decreto Ministeriale 5 maggio 1993 introdusse un
nuovo modello di scheda di valutazione per la scuola del primo ciclo,
con i successivi chiarimenti della
circolare 21 settembre 1994, prot. n. 29527.
La scheda era composta da 4 Quadri:
Quadro1 (Q1): Situazione di partenza rilevata per
determinare gli obiettivi e le strategie di intervento
Attraverso le varie modalità dell'osservazione sistematica, il Consiglio
di classe rileva le competenze nelle aree disciplinari, il metodo di
studio, l'autonomia personale, la partecipazione alla vita della scuola,
ecc.
Quadro2 (Q2): Finalità da conseguire e i
procedimenti individualizzati per favorire i processi di apprendimento,
lo sviluppo personale e l'orientamento
Il Consiglio di classe in relazione alla situazione di partenza e al suo
evolversi, indica attività di recupero, sostegno e potenziamento
concordate periodicamente e ogni altra modalità di individualizzazione.
Quadro3 (Q3): Giudizi analitici per disciplina
La valutazione è effettuata dal Consiglio di classe in base alle
osservazioni sistematiche raccolte da ciascun docente in relazione alla
programmazione
con una scala di livelli A, B, C, D, E da attribuire all'alunno in
relazione alle specifiche conoscenze e abilità raggiunte, ovviamente
solo con riferimento agli aspetti cognitivi:
A: pieno e completo raggiungimento degli obiettivi;
B: complessivo raggiungimento degli obiettivi;
C: raggiungimento degli obiettivi essenziali;
D: raggiungimento solo parziale degli obiettivi;
E: mancato raggiungimento degli obiettivi.
Quadro4 (Q4): Valutazione sul livello globale di
maturazione
Tale valutazione, formulata dal Consiglio di classe
in base alla situazione di partenza, alle finalità e agli obiettivi da
raggiungere, agli esiti degli interventi realizzati, informa sul
processo di apprendimento e formazione e ne regola lo sviluppo anche ai
fini dell'orientamento.
La scheda di valutazione del DM 5 maggio 1993
Anche questo modello di scheda, a causa della complessità nella
compilazione del Q1 e del Q2, non fu gradita ai consigli
di classe dell'epoca, tant'è che il Ministero, a cura delle
Sovrintendenze regionali (ora UU.SS.RR.),
istituì Osservatori regionali sulla scheda di valutazione per vagliare
gli impatti nelle scuole. L'Osservatorio
regionale della Puglia propose, nell'anno scolastico 1995/1996,
alle scuole della regione, un Questionario che confermò i disagi
delle scuole pugliesi.
Con la circolare
491 del 7 agosto 1996 inerente la "Valutazione degli alunni
della scuola elementare e dell'istruzione secondaria di primo grado", il
Ministro della Pubblica Istruzione Luigi BERLINGUER introdusse il nuovo
modello di scheda di valutazione. Scomparvero il Q1 e il Q2
e la scala A, B, C, D, E dei giudizi delle discipline fu sostituita con
Ottimo, Distinto, Buono, Sufficiente, Non sufficiente. Fu predisposta
per la stampa a modulo continuo.
La scheda di valutazione del 1996
Il Ministro dell'Istruzione Letizia Moratti nel 2004 introdusse con le
Indicazioni Nazionali 2004 il Portfolio delle competenze, per
una valutazione più approfondita e personalizzata e per l’orientamento,
con il coinvolgimento e la collaborazione degli alunni e dei genitori.
Strumento che risultò molto problematico e complesso e fu subito
abbandonato. Con la
circolare n. 85 del 2004 furono abrogati i modelli nazionali di
scheda di valutazione rimettendo direttamente alle istituzione
scolastiche il compito di provvedere alla riproduzione dei modelli di
scheda. (Vedi Certificazione delle competenze).
La scheda di valutazione prevista dalla CM 85/2004
(stampata a cura delle scuole)
Il Ministro dell'Istruzione Mariastella GELMINI, con la
legge 169/2008, reintrodusse la valutazione delle
discipline con voti numerici in decimi, dopo ben 31 anni dalla loro
scomparsa. Questa scheda di valutazione, stampata a cura delle scuole, è
tuttora in vigore nelle scuole del primo ciclo di istruzione.
La scheda di valutazione prevista dalla Legge 169/2009 (tuttora in
vigore, stampata a cura
delle scuole)
Ora, settembre 2016, il MIUR sta lavorando sulla delega per la riforma
degli esami di stato della scuola secondaria di 1° e 2° grado prevista
dai commi 180 e 181 (lettera i) della
legge 107/2015.
Una delle novità più sorprendenti, come già detto, è che scompariranno i voti numerici
e, di conseguenza, la media aritmetica per la valutazione finale
dell'esame di stato del primo ciclo di istruzione. Questi saranno
sostituiti da una scala di cinque livelli espressa in lettere (A, B, C,
D, E), come nel 1993.
(Carmelo NESTA)
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