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  Articolo n. 3045 - © News SNALS-Confsal Brindisi - 1066 letture
CORSI E RICORSI - L'EVOLUZIONE DELLA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Postato Venerdì, 23 Settembre 2016, ore 15:21:17 da Amministratore

VALUTAZIONE carmelo.nesta scrive ...
"



Il MIUR sta lavorando sulla delega per la riforma degli esami di stato della scuola secondaria di 1° e 2° grado  prevista dai commi 180 e 181 (lettera i) della legge 107/2015.
Una delle novità  più sorprendenti, per quanto riguarda la valutazione nella scuola del primo ciclo di istruzione, è che scompariranno i voti numerici e, di conseguenza, la media aritmetica per la valutazione finale dell'esame di stato del primo ciclo. Questi saranno sostituiti da una scala di cinque livelli espressi in lettere (A, B, C, D, E). La valutazione sarà accompagnata da un giudizio che descrive i livelli di apprendimento e delle competenze, sulla base di indicatori nazionali che saranno forniti dal Ministero.... 



Fino al 1977 la pagella con i voti fu croce e delizia di docenti, alunni e genitori. La legge 517, nel 1977, abolì i voti e la pagella ed introdusse la scheda personale per gli alunni del primo ciclo di istruzione con giudizi analitici motivati per ciascuna disciplina e giudizio globale. La scheda di valutazione introdotta dalla legge 517 creò non poche difficoltà ai docenti e ai consigli di classe dell'epoca. Notevoli erano le difformità nell'impostazione dei giudizi, nella scelta dei termini per la loro formulazione e soprattutto nell'uso degli aggettivi per quantificare e qualificare la valutazione. I giudizi disciplinari, poi, si sostanziavano su aspetti della personalità e dei modi di fare degli alunni rendendo impossibile ricondurre le valutazioni alla disciplina cui si riferivano se estrapolate dal riquadro della scheda che le conteneva.
Altri aspetti negativi quali:
- la difficoltà di confronto collegiale sulle singole valutazioni in relazione ai tempi di durata dei consigli di classe,
- il notevole tempo richiesto per la trascrizione dei giudizi sulle schede,
- l'uso fumoso ed equivoco della terminologia usata capace di disorientare genitori e alunni
indussero il Ministero a sperimentare sin dagli anni 80 una nuova scheda di valutazione.
  La scheda di valutazione della legge 517

Ma solo nel 1993 il ministro dell'Istruzione Rosa RUSSO JERVOLINO con il Decreto Ministeriale 5 maggio 1993 introdusse un nuovo modello di scheda di valutazione per la scuola del primo ciclo, con i successivi chiarimenti della circolare 21 settembre 1994, prot. n. 29527.
La scheda era composta da 4 Quadri:
Quadro1 (Q1): Situazione di partenza rilevata per determinare gli obiettivi e le strategie di intervento
Attraverso le varie modalità dell'osservazione sistematica, il Consiglio di classe rileva le competenze nelle aree disciplinari, il metodo di studio, l'autonomia personale, la partecipazione alla vita della scuola, ecc.
Quadro2 (Q2): Finalità da conseguire e i procedimenti individualizzati per favorire i processi di apprendimento, lo sviluppo personale e l'orientamento
Il Consiglio di classe in relazione alla situazione di partenza e al suo evolversi, indica attività di recupero, sostegno e potenziamento concordate periodicamente e ogni altra modalità di individualizzazione.
Quadro3 (Q3): Giudizi analitici per disciplina
La valutazione è effettuata dal Consiglio di classe in base alle osservazioni sistematiche raccolte da ciascun docente in relazione alla programmazione con una scala di livelli A, B, C, D, E da attribuire all'alunno in relazione alle specifiche conoscenze e abilità raggiunte, ovviamente solo con riferimento agli aspetti cognitivi:
A: pieno e completo raggiungimento degli obiettivi;
B: complessivo raggiungimento degli obiettivi;
C: raggiungimento degli obiettivi essenziali;
D: raggiungimento solo parziale degli obiettivi;
E: mancato raggiungimento degli obiettivi.
Quadro4 (Q4): Valutazione sul livello globale di maturazione
Tale valutazione, formulata dal Consiglio di classe in base alla situazione di partenza, alle finalità e agli obiettivi da raggiungere, agli esiti degli interventi realizzati, informa sul processo di apprendimento e formazione e ne regola lo sviluppo anche ai fini dell'orientamento.
  La scheda di valutazione del DM 5 maggio 1993

Anche questo modello di scheda, a causa della complessità nella compilazione del Q1 e del Q2, non fu gradita ai consigli di classe dell'epoca, tant'è che il Ministero, a cura delle Sovrintendenze regionali (ora UU.SS.RR.), istituì Osservatori regionali sulla scheda di valutazione per vagliare gli impatti nelle scuole. L'Osservatorio regionale della Puglia propose, nell'anno scolastico 1995/1996, alle scuole della  regione, un Questionario che confermò i disagi delle scuole pugliesi.
Con la circolare 491 del 7 agosto 1996 inerente la "Valutazione degli alunni della scuola elementare e dell'istruzione secondaria di primo grado", il Ministro della Pubblica Istruzione Luigi BERLINGUER introdusse il nuovo modello di scheda di valutazione. Scomparvero il Q1 e il Q2 e la scala A, B, C, D, E dei giudizi delle discipline fu sostituita con Ottimo, Distinto, Buono, Sufficiente, Non sufficiente. Fu predisposta per la stampa a modulo continuo.
  La scheda di valutazione del 1996

Il Ministro dell'Istruzione Letizia Moratti nel 2004 introdusse con le Indicazioni Nazionali 2004 il Portfolio delle competenze, per una valutazione più approfondita e personalizzata e per l’orientamento, con il coinvolgimento e la collaborazione degli alunni e dei genitori. Strumento che risultò molto problematico e complesso e fu subito abbandonato.  Con la circolare n. 85 del 2004 furono abrogati i modelli nazionali di scheda di valutazione rimettendo direttamente alle istituzione scolastiche il compito di provvedere alla riproduzione dei modelli di scheda. (Vedi Certificazione delle competenze).
  La scheda di valutazione prevista dalla CM 85/2004 (stampata a cura delle scuole)

Il Ministro dell'Istruzione Mariastella GELMINI, con la legge 169/2008, reintrodusse la valutazione delle discipline con voti numerici in decimi, dopo ben 31 anni dalla loro scomparsa. Questa scheda di valutazione, stampata a cura delle scuole, è tuttora in vigore nelle scuole del primo ciclo di istruzione.
  La scheda di valutazione prevista dalla Legge 169/2009 (tuttora in vigore, stampata a cura delle scuole)

Ora, settembre 2016, il MIUR sta lavorando sulla delega per la riforma degli esami di stato della scuola secondaria di 1° e 2° grado prevista dai commi 180 e 181 (lettera i) della legge 107/2015.
Una delle novità  più sorprendenti, come già detto, è che scompariranno i voti numerici e, di conseguenza, la media aritmetica per la valutazione finale dell'esame di stato del primo ciclo di istruzione. Questi saranno sostituiti da una scala di cinque livelli espressa in lettere (A, B, C, D, E), come nel 1993.

(Carmelo NESTA)

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