carmelo.nesta scrive ...
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A premessa della nostra analisi definiamo
come assioma il comma 70 della
legge 107 che testualmente recita:
"Gli uffici scolastici regionali promuovono, senza nuovi o maggiori oneri per la
finanza pubblica, la costituzione di reti tra istituzioni scolastiche del
medesimo ambito territoriale. Le reti, costituite entro il 30 giugno 2016, sono
finalizzate alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione
comune di funzioni e di attività amministrative, nonché alla realizzazione di
progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive o culturali di
interesse territoriale, da definire sulla base di accordi tra autonomie
scolastiche di un medesimo ambito territoriale, definiti accordi di rete". ...
Questo assioma, quindi, presume che
Di difficile deduzione nell'assioma è la maniera in cui gli UUSSRR avrebbero potuto "promuovere" la costituzione di queste reti.
Quale tesi per un possibile teorema sulla "promozione"? Ad esempio, la tesi che i Direttori degli
UUSSRR avrebbero potuto inviare alle scuole della propria regione una circolare
per sensibilizzare i Dirigenti scolastici a confrontarsi con i propri colleghi
sui punti di forza e di debolezza analizzati nei RAV (Rapporti di
AutoValutazione) e sulle relative azioni descritte nei PdM (Piani di
Miglioramento) delle proprie scuole per concordare strategie e quindi creare
reti al fine di una realizzazione più certa, più efficace e più immediatata
degli obiettivi comuni.
Ma così non è stato! Il MIUR ha dettato agli UUSSRR un altro teorema, con la tesi descritta nella
nota 2151 del 7 giugno 2016 che trasmette le
Linee guida in cui
le reti di uno stesso ambito territoriale del comma 70 della legge 107
diventano "la rete di ambito", una sola rete che riunisce stabilmente tutte
le scuole statali dell'ambito territoriale comprese le scuole paritarie,
le reti di uno stesso ambito territoriale del comma 70 della legge 107
diventano anche reti di scopo, che si costituiscono spontaneamente tra le
scuole, anche al di fuori dell'ambito territoriale.
Una teorema alquanto bizzarro se si parte dall'assioma definito nel comma 70
della legge 107!
Un teorema che definisce una rete di ambito non prevista da alcuna legge né dal
alcun regolamento ma da una semplice nota di un Capo Dipartimento del MIUR.
Gli UUSSRR, con il tipico spirito di sacrificio della nostra categoria, una
specie di servitù che ci rende timidi di fronte all’istanza gerarchica (i
Docenti nei confronti dei Dirigenti e i Dirigenti nei confronti del Ministro),
attuano, senza batter ciglio, le direttive della nota ministeriale allertando immediatamente gli
Uffici scolastici territoriali affinché programmino, con i Dirigenti scolastici
delle scuole degli ambiti di loro competenza, incontri finalizzati alla
sottoscrizione dell’Accordo di "Rete di ambito", secondo il
modello proposto in allegato alla nota ministeriale.
Tempi concitati e inopportuni per le scuole (scadenza il 30 giugno!!!) in una fase dell’anno scolastico
notoriamente densa di impegni (scrutini, esami) e che non permettono ad alunni,
genitori, Docenti e Dirigenti di riflettere su queste nuove prospettive di
governance delle autonomie scolastiche descritte nelle Linee guida.
Pertanto le OO.SS. FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal, in data 14
giugno 2016, inviano al Capo Dipartimento Istruzione del MIUR, dott.ssa Rosa DE PASQUALE, la
richiesta di un incontro urgente sul tema.
In data 15 giugno 2016, il Capo Dipartimento Istruzione, dott.ssa DE PASQUALE, resasi conto dell'assurda pretesa, invia
una comunicazione agli UUSSRR chiarendo che il termine del 30 giugno 2016 per la
costituzione delle reti non è perentorio ma semplicemente ordinatorio.
Intanto, in data 21 giugno 2016, si tiene l'incontro al MIUR con le OO.SS. e, in
quella sede, la dott.ssa DE PASQUALE chiarisce che le Linee guida vanno considerate
semplicemente come un contributo elaborato da un gruppo di lavoro ministeriale,
che tale resta e come tale può o non può essere utilizzato. Di ciò avrebbe dato,
quanto prima, precisazioni alle Istituzioni scolastiche con apposita Nota
ministeriale.
I sindacati pubblicano un
comunicato unitario sull'esito dell'incontro esplicitando che:
nella stessa legge 107/2015, art 1, comma 70, non è prevista la
costituzione delle Reti di Ambito ma solo la costituzione di Reti di scopo
tra le scuole del medesimo ambito,
l’adesione delle istituzioni scolastiche alle reti è nella piena facoltà
delle singole istituzioni scolastiche che possono ben decidere di non farne
parte,
gli Uffici Scolastici Regionali hanno solo il compito di promuovere reti
di scuole ma senza forzature di tempi e senza obbligo di adesione da parte
delle istituzioni scolastiche.
Su disposizione degli UUSSRR, quindi, gli Uffici scolastici territoriali bloccano
tutte le iniziative promosse e vengono rimandati in data da destinarsi i già
programmati incontri dei Dirigenti scolastici (vedi
nota dell'UST Brindisi del 21 giugno 2016).
Però, la nota di chiarimento alle scuole da parte del Capo Dipartimento non c'è
mai stata (o il sottoscritto non ne è a conoscenza). C'è stata invece la
nota 2915 del 15 settembre 2016 in cui il Capo Dipartimento Istruzione,
dott.ssa DE PASQUALE, nel dare le prime indicazioni per la progettazione delle attività
di formazione destinate al personale scolastico, sollecita la "costituzione di
reti (commi da 70 a 72) finalizzate anche alla realizzazione dei piani di
formazione per il personale scolastico e ... alla valorizzazione delle risorse
professionali, alla gestione comune di funzioni e di attività amministrative ...
". Cita la sua
nota 2151 del 7 giugno 2016 in cui sono indicate "le modalità per la
costruzione delle reti di ambito e di scopo, fornendo i modelli esemplificativi
anche per la definizione dei relativi accordi".
Gli UUSSRR si mobilitano nuovamente e, entro il mese di ottobre 2016, attraverso conferenze di
servizio, obbligano i Dirigenti scolastici a costituire le reti di ambito e di
indicarne la scuola capofila (vedi
nota USR Puglia).
Ma i sindacati non ci stanno e, in data 24 ottobre 2016, inviano
nuovamente
una lettera al Capo Dipartimento dott.ssa DE PASQUALE richiedendo un incontro.
L'incontro si tiene in data 14 novembre 2016 e il Capo Dipartimento dott.ssa Rosa De Pasquale chiarisce nuovamente che:
le reti non sono un obbligo, ma un'opportunità,
più volte questa evidenza è stata trasferita ai direttori degli UU.SS.RR
anche in conferenze di servizio,
nella nota di assegnazione fondi per la formazione verrà ribadito il
dato di fatto che non vi è obbligatorietà alcuna né della costituzione delle
reti di ambito né della partecipazione delle scuole autonome a dette reti.
Ma queste famigerate reti d'ambito, nonostante la non obbligatorietà di
partecipazione delle scuole, sono state costituite e sono state scelte anche le
scuole capofila che gestiranno in questi tre prossimi anni la formazione del
personale scolastico. Poi non si sa bene che cosa faranno visto le numerose
finalità di carattere didattico contenute nel comma 7 della legge 107 a cui fa
riferimento il
modello ministeriale di accordo di rete (per cui ci sarebbe voluta
anche la delibera del Collegio dei Docenti) e le finalità di carattere
amministrativo contenute nel comma 72 che prevedono un trasferimento di
competenze dagli Uffici territoriali (e forse anche regionali) alle scuole.
Queste criticità e l'ostinata reticenza del MIUR inducono, ancora una volta,
le OO.SS. a inviare, in data 17 gennaio 2017, al Capo Dipartimento Istruzione del MIUR,
una lettera di richiesta di un incontro in cui viene sottolineata l'inadempienza del MIUR rispetto agli impegni presi.
A questo punto sorge spontanea una domanda: si riuscirà a ricucire queste vistose smagliature nelle reti d'ambito? Staremo a vedere!
(Carmelo NESTA - pubblicato da Orizzontescuola)
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