
Sono ufficialmente iniziate all’Aran le trattative per il rinnovo del CCNL 2022-24. Lo Snals Confsal, attraverso le parole della Segretaria Generale Elvira Serafini, ha delineato le priorità sindacali, definendo il precedente CCNL 2019-21 un semplice “contratto ponte” e chiedendo ora un accordo che rappresenti “una reale svolta per le condizioni di vita e di lavoro di tutto il personale”...
La questione salariale emerge come priorità assoluta: “Ciò che ci preme in maniera particolare è garantire a tutti i lavoratori della scuola e della ricerca condizioni di vita dignitose dal punto di vista economico e professionale”, sottolinea Serafini. Il sindacato evidenzia la sproporzione tra l’aumento stipendiale previsto dalla legge di bilancio 2025 (appena il 6%) e l’inflazione reale del triennio che ha raggiunto il 18%. Lo Snals chiede quindi “ulteriori risorse per coprire almeno la perdita del potere d’acquisto dei salari”, allineando gli incrementi retributivi a quelli garantiti ad altri comparti del pubblico impiego.
Le richieste specifiche per i diversi settori del comparto:
Per il settore scuola, il sindacato avanza richieste precise: allineamento stipendiale dei docenti dei diversi gradi di istruzione, remunerazione adeguata per le ore di formazione eccedenti, estensione dei diritti al personale a tempo determinato, riduzione del periodo per il passaggio tra scaglioni stipendiali, riduzione dell’orario di servizio frontale al raggiungimento dei 65 anni e un’indennità per le sedi disagiate. Particolare attenzione viene posta alla materia disciplinare, che “deve essere restituita alla contrattazione per ristabilire equità e terzietà”.
Per il personale ATA, lo Snals considera “imprescindibile” ottenere aumenti salariali che coprano l’inflazione reale e riconoscano, attraverso il salario accessorio, la nuova classificazione professionale e i nuovi compiti affidati. Il sindacato chiede inoltre un incremento degli organici e una reale semplificazione degli adempimenti burocratici.
Nel settore Ricerca, l’obiettivo è garantire che la riforma degli ordinamenti non crei disparità nelle progressioni di carriera di ricercatori e tecnologi, mentre per le Università si chiede di riportare alla contrattazione integrativa tutte le risorse aggiuntive. Per l’Alta formazione artistica e musicale, la priorità è l’eliminazione di ogni forma di precariato.
La sfida al Governo:
Il nuovo contratto dovrà anche disciplinare le misure di welfare, come l’assicurazione sanitaria e i buoni pasto, previste da specifici provvedimenti di legge. “Le risorse stanziate anche in questo caso devono essere incrementate per rendere concreto l’esercizio dei diritti”, afferma il sindacato.
Serafini conclude con un messaggio chiaro al Governo: “Su questi punti imposteremo le prossime trattative e su questi punti misureremo la reale volontà del Governo e del Ministero di investire nell’istruzione per la qualità dell’insegnamento e la crescita culturale dei nostri studenti”.
Al termine dell’incontro all'Aran, il Segretario Generale SNALS-Confsal, Elvira Serafini, è stata intervistata da Andrea Carlino di Orizzonte Scuola (di seguito il video dell'intervista):

Elvira Serafini, Segretaria Generale dello Snals, ai microfoni di Orizzonte Scuola, ha immediatamente evidenziato la criticità dei tempi: “Abbiamo sottolineato che è un contratto già scaduto, che aspettavamo da tempo la convocazione”. Lo Snals punta con decisione su un “miglioramento della parte normativa”, proseguendo il lavoro già avviato con il precedente contratto 2019-2021. “Un interesse di questa sigla sindacale è migliorare tutto il lavoro dell’intero comparto, dall’istruzione all’università alla ricerca e all’AFAM“, ha dichiarato Serafini, delineando un approccio che abbraccia tutti i settori rappresentati. La parte economica rimane tuttavia centrale nelle rivendicazioni: “Chiediamo più soldi. Non è possibile che questo personale che veramente forma il cittadino del domani sia penalizzato dal punto di vista economico”.
La rappresentante dello Snals ha concluso con una posizione chiara sulla prospettiva di firma del nuovo contratto collettivo: “Speriamo di poter lavorare e avere questi risultati sui quali noi lavoreremo, punteremo, saremo fermi”. La disponibilità alla sottoscrizione viene esplicitamente condizionata all’ottenimento di “riscontri positivi”, altrimenti – avverte Serafini – “ci penseremo un po'”. Una linea che evidenzia la determinazione del sindacato a non accettare compromessi al ribasso su temi considerati fondamentali per la valorizzazione del personale scolastico.