Di seguito il testo del Regolamento approdato alla Camera contenente disposizioni per il blocco stipendiale ai dipendenti pubblici, il blocco dei contratti e della indennità di vacanza contrattuale. Blocco che coinvolge soprattutto la scuola che contribuirà per 1/3 del risparmio totale che ammonta a 30 milioni di euro per il 2013, 740 milioni di euro per il 2015 e 370 milioni di euro per il 2016...
la proroga alla fine del 2014 del blocco dei contratti di lavoro del pubblico impiego (se va bene ripartiranno nel triennio 2015-2017);
la conferma del blocco del pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale per il biennio 2013-2014.
La proroga del blocco del “cedolino”, cioè il divieto di avere aumenti di stipendio a qualsiasi titolo (quindi anche i passaggi economici), che sarebbe scaduto il 31 dicembre 2013, fino a tutto al 2014.
Oltre al danno, i dipendenti pubblici subiscono anche la beffa! Il Regolamento, infatti, recepisce gli effetti della declaratoria di illegittimità costituzionale di cui alla
sentenza della Corte Costituzionale dell' 11 ottobre 2012, n. 223, riguardante la non applicazione delle riduzioni del 5 e 10 per cento alle retribuzioni rispettivamente superiori a 90 mila e a 150 mila euro annui, disposte dalla
legge n.112/2010.
Il Regolamento è stato trasmesso al Parlamento per i pareri delle Commissioni di Camera e SenatoSpetterà, poi, al Governo decidere se continuare con la politica dei tagli alla scuola, perpretata per anni dai precedenti governi, o dare un segnale che dimostri una inversione di tendenza!