Il dott. Melilli afferma che la sua comunicazione con oggetto: "
Accesso agli Uffici da parte del personale esterno" è stata inviata alle OO. SS. per conoscenza, per cui le limitazioni adottate non riguardano i dirigenti sindacali accreditati, ma solo l'utenza esterna.
Il prof. Perugino (SNALS) fa notare, però, che il personale addetto all'ingresso dell'UST ha inteso che le limitazioni riguardassero tutti, tant'è che la prof.ssa Gismondi (CISL) conferma di essere stata fermata alla porta nei giorni scorsi.
Il prof. Perugino (SNALS) chiede che venga stilata una nuova comunicazione al personale in cui si espliciti che le limitazioni non riguardano i dirigenti sindacali accreditati.
Prende la parola il D.S. Nesta (SNALS) che sollecita l'adozione di un regolamento sulle relazioni sindacali e presenta una bozza di regolamento da condividere con le altre OO.SS. e da discutere con l'Amministrazione.
Il prof. Marzano (SNALS) ritiene assolutamente necessario un incontro subito dopo l'informativa sugli organici della scuola secondaria di 1° grado per stabilire modalità e criteri delle relazioni sindacali.
A tal proposito il prof. Perugino (SNALS) mette in evidenza la scarsa trasparenza negli atti amministrativi che non sono condivisi attraverso la prevista informativa alle OO.SS. (ad esempio gli organici, i pensionamenti, i dati relativi alle riserve, ecc).
La prof.ssa Savoia (CGIL) concorda e ribadisce la necessità di avere al più presto i dati relativi alle riserve e conferma l'esigenza di una più accurata informazione.
A proposito della necessità da parte dell'utenza di parlare con i funzionari dell'Amministrazione, il prof. Ducani (GILDA) fa notare la limitata possibilità di comunicare con il telefono con i funzionari, per concordare un incontro, perchè spesso non si riceve risposta (
vedi nuova comunicazione dell'UST di Brindisi).
Conclude il dott. Melilli che prende atto di quanto emerso nell'incontro sostenendo che il suo operato è stato e sarà sempre improntato sulla trasparenza e sulla collaborazione. Le misure adottate sull'accesso da parte del pubblico agli uffici sono state intraprese per ragioni di sicurezza e per garantire la produttività del lavoro dei dipendenti.
