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I SINDACATI CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS, GILDA E ANP CONTESTANO IL PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO APPROVATO DALLA REGIONE PUGLIA
Data: Domenica, 31 Gennaio 2016, ore 17:58:15
Argomento: AZIONI DEL SINDACATO



rete scolastica

Gli interessi politici prevalgono sui
reali interessi dei lavoratori e sulla razionalità del sistema scuola

Il comunicato stampa dei sindacati Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals, Gilda e Anp contro le decisioni della Giunta regionale pugliese sul piano di dimensionamento della rete scolastica appena approvato ... 



COMUNICATO STAMPA

"Abbiamo richiesto all'assessore regionale Leo la convocazione di un tavolo di concertazione urgente, con la contestuale presenza del Presidente della Giunta Regionale e del Sindaco della Città Metropolitana, al fine di verificare le condizioni di prosecuzione delle relazioni sindacali".

Lo rendono noto Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals, Gilda e Anp, che motivano così l'iniziativa...

"L'approvazione del piano di dimensionamento scolastico regionale è la rappresentazione plastica del distacco, ormai latente, fra politica, istituzioni e mondo del lavoro e dei lavoratori della scuola, ritenuti mere pedine di un Risiko in cui gli interessi politici prevalgono sui reali interessi dei lavoratori e sulla razionalità del sistema scuola, che ancora una volta risulta penalizzato in maniera evidente. Eppure, le premesse dell'attuale governo regionale, che nei primi mesi di vita, in contrasto con la politica del Governo nazionale, aveva garantito una vicinanza di fatto e uno stile concertativo nei confronti dei lavoratori e dei loro rappresentanti, erano ben altre".

"Infatti - proseguono le Organizzazioni sindacali - nonostante un'intesa di massima tra Regione Puglia, Assessorato all'Istruzione e sindacati, il piano di dimensionamento ha subito una repentina variazione in Giunta, a immagine somiglianza delle esigenze politiche, che di certo non coincidono con quelle di una rete scolastica che ora si ritrova con figli e figliastri, senza una logica comune a livello regionale, penalizzando alcune realtà a favore di altre senza un criterio be definito.

Lascia perplesso, inoltre, il comportamento dell'Ufficio Scolastico Regionale, che a fronte di una prima interpretazione ha cambiato, senza ritenere opportuno il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, le proprie vedute, introducendo rettifiche inspiegabili che hanno contribuito, di fatto, a creare scompensi e pericolosi precedenti che potrebbero causare, a breve, una pioggia di ricorsi al Tar per far valere le esigenze effettive dei territori emerse nei vari consessi collegiali.

Il tempo per ripensare, con maggiore raziocinio e senso di responsabilità politica e civica, il piano di dimensionamento scolastico c'è ancora. Da parte nostra, esiste la piena e completa disponibilità a portare nuovamente, al tavolo istituzionale, quelle che sono le richieste fondate del mondo della scuola, di chi, per intenderci, in questi anni e ancora oggi, con spirito di sacrificio e nonostante mezzi limitati e penalizzazioni inaccettabili del Governo Renzi, contribuisce quotidianamente al regolare funzionamento della scuola e alla formazione delle nuove generazioni".







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