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LA PRASSI DETTATA DALLA BUROCRAZIA E NON DAL BUON SENSO
Data: Sabato, 06 Febbraio 2016, ore 11:16:11
Argomento: EVENTI



burocrazia



Quando la prassi è dettata solo dalla burocrazia e si trascura il buon senso si rasenta l'assurdo e si cade nel ridicolo e nel grottesco. E questo un dirigente scolastico non può permetterselo ...




Il comma 3 dell'articolo 55bis del D.lgs 165 del 2001, così come novellato dal decreto Brunetta n. 150 del 2009, prevede che il dirigente di una pubblica amministrazione, allorché ritenga che la sanzione disciplinare da irrogare ad un dipendente sia molto grave, deve trasmettere gli atti, entro 5 giorni dalla notizia del fatto, all' UPD (Ufficio Procedimenti Disciplinari, in questo caso l'Ufficio Scolastico Regionale) e contestualmente deve darne comunicazione all'interessato.

Ed è proprio questa la comunicazione che il solerte dirigente scolastico della scuola di Castellamonte, in provincia di Torino, dove insegnava Gloria Rosboch, la professoressa di sostegno scomparsa il 13 gennaio scorso, ha inviato presso l'abitazione della docente: "Con la presente si comunica, ai sensi dell’art. 55 bis comma 3 del Dlgs 165/2001 che sono stati trasmessi presso l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, atti di possibile rilevanza disciplinare che La riguardano".

Insomma la docente è accusata di essere assente da scuola senza giustificato motivo e che è passibile di un procedimento disciplinare!

Non so davvero cosa pensare! È possibile che in un caso del genere il buon senso non abbia preso il sopravvento su una burocrazia fredda, cieca, sorda e disumana?

Come si fa ad ignorare un fatto che è su tutta la stampa nazionale e sui talk show di tutte le televisioni e  diffidare una persona scomparsa che, secondo gli inquirenti, potrebbe essersi suicidata o stata uccisa?

Mi rendo conto che siamo molto lontani da una Amministrazione pubblica che sia veramente vicina ai cittadini e semplifichi la vita a tutti noi. Ma quello che accade, secondo il mio parere, non è colpa delle leggi che hanno la finalità di regolare la vita civile di un paese al fine di un benessere generale. È l’apparato burocratico che, per soddisfare i propri ottusi meccanismi, va a scapito della generale utilità e, nel momento in cui, con provvedimenti pur formalmente ineccepibili, la pubblica amministrazione diventa ostile e punitiva nei confronti dei cittadini,  allora ha perduto la sua funzione.

Ben vengano i provvedimenti varati dal Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione per "semplificare l'Italia", ma senza una buona dose di buon senso, un frammento di spirito di servizio e un po' di responsabilità sarà difficile trovare un giusto equilibrio fra  l'ottusità e la stupidità della burocrazia e le libertà personali.

(Carmelo NESTA)







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