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OK A TELECAMERE NEGLI ASILI E NELLE CASE DI RIPOSO. COORDINAMENTO NAZIONALE INFANZIA: ''PROVVEDIMENTO INUTILE E PERICOLOSO''
Data: Lunedì, 03 Giugno 2019, ore 18:16:27
Argomento: NORMATIVA E POLITICA




il grande Fratello


Un emendamento al decreto Sblocca cantieri approvato dalle Commissioni Lavori pubblici e Ambiente del Senato prevede un fondo per finanziare l’installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso negli asili e nelle strutture socio sanitarie e assistenziali per anziani e disabili al fine di assicurare loro “la più ampia tutela”.
Coordinamento nazionale infanzia: “provvedimento inutile, pericoloso e antipedagogico”...




Per l’installazione di telecamere negli asili è prevista nello stato di previsione del ministero dell’Interno una dotazione di 5 milioni per il 2019 e 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024. Altrettanti ne vengono stanziati per fornire gli stessi strumenti alle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per le case di cura per dei disabili e di riposo per gli anziani sia che siano residenziali, semiresidenziali o diurne.

Sarà  un  grande fratello a  controllare  tutto, conserverà le immagini e potrà usarle in qualsiasi momento contro gli adulti –  che sono stati bambini –  per indicizzare, giudicare selezionare in base a comportamenti che qualcuno potrà ritenere sbagliati“. Questa la riflessione del Coordinamento nazionale dell’Infanzia che ritiene il provvedimento all’esame dell’Aula del Senato lo scorso 29 maggio, inutile, pericoloso, antipedagogico. “Quali saranno gli effetti sullo sviluppo e sulla crescita, e quali le conseguenze sui cittadini che questi bambini diventeranno un giorno, se, fin dalla più tenera età, sarà instillato loro invece che un rapporto di fiducia verso le istituzioni, un rapporto di timore, insicurezza, paura, mitigato in modo improprio dalle videocamere che tutto potranno filmare registrare ed esporre in futuro come prova di una tendenza precoce a comportamenti non graditi?”. È questa la riflessione delle segretarie del Coordinamento della scuola dell’infanzia che riunisce sindacati e associazioni: Noemi Ranieri – Uil Scuola Rua, Emanuela Calza – Flc Cgil, Ivana Barbacci – Cisl Scuola,  Francesca Pellicone – Snals,  Francesca Ciocchetti – FNISM,  Anna D’Auria – MCE, Angela Petrone – CIDI, Antonietta D’Episcopo – AIMC, Carmen lanni – Andis.

Quale sarà l’impatto sulla libertà di insegnamento e sulla ricaduta sulla genuinità della relazioni  educative che sempre deve mantenersi“. È il tema posto dal Coordinamento. “I rari comportamenti, inadeguati e riprovevoli che si sono verificati in questi anni non trovano giustizia attraverso un video controllo indistinto. La cura appare peggiore della malattia. Ciò che serve a bambini e insegnanti è maggiore rispetto ed attenzione ai processi educativi, non strumenti meccanici coercitivi e sanzionatori, a prescindere. Ora che una legge sciagurata va verso la definitiva approvazione è necessario riflettere attentamente sulle modalità della sua attuazione. Sarà dirimente la scelta di quelli che saranno gli strumenti del confronto contro quelli del controllo, la condivisione contro la vigilanza esterna, il dialogo contro la contrapposizione, la collegialità contro l’individualismo“.

I rapporti tra individui e istituzioni, tra operatori dell’educazione e dell’istruzione tra cittadini e istituzioni, siano immediati e diretti – sottolineano dal Coordinamento dell’Infanzia –  senza mediazioni interposte da macchine, riprese e videosorveglianza. 
La scuola e i bambini non sono soggetti da Grande Fratello”.

Sul tema della videosorveglianza negli asili nido si era espressa anche la Commissione europea che, in risposta a un’interrogazione parlamentare, aveva precisato che “l’installazione di sistemi di videosorveglianza per la protezione e la sicurezza di bambini e studenti nei centri per l’infanzia, negli asili nido e nelle scuole può essere legittima, purché siano rispettati i princìpi della protezione dei dati”.

(fonte TuttoScuola.com)

Vedi anche un articolo di Carmelo Nesta sull'argomento, in data 30 marzo 2016







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