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A BRINDISI , NUOVO TEATRO VERDI - INAUGURAZIONE DEL 58° ANNO ACCADEMICO DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO
Data: Martedì, 13 Novembre 2012, ore 14:41:07
Argomento: EVENTI



Anno accademico
Si è svolta ieri, 12 novembre 2012, come da programma, la cerimonia d'inaugurazione del 58esimo anno accademico dell'Università del Salento. Location suggestiva era il Nuovo Teatro Verdi a Brindisi ...


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che già aveva ospitato la cerimonia nel 2009, e che ha assistito ad un clima tranquillo e pacato non propriamente in linea con la torrida temperatura di tensione e polemiche che negli ultimi mesi ha arroventato la vita dell’Ateneo leccese. L’apparente calma sicuramente ha una sua chiave di lettura. All’evento era infatti assente il ministro Francesco Profumo, che però ha inviato un messaggio di scuse e aveva in tempo debito comunicato la sua assenza. Altra illustre assenza è stata quella dei sindacati.


Nel suo intervento, il rettore dell’Università del Salento, Domenico Laforgia, ha focalizzato l’attenzione su due parole chiave: “futuro” e “speranza”, concetti seriamente messi a rischio dai recenti tagli ministeriali, della scarsezza delle risorse e delle difficoltà che ogni giorno si incontrano ad essere un’Università di provincia. “La carenza di risorse adeguate e l'invadente burocrazia, potrebbero portare all'implosione del sistema a causa delle limitazioni imposte”. Poi il Rettore ha proseguito parlando di futuro e di giovani, in termini non rassicuranti come precarietà, instabilità, ansia. “Non mi piace molto la parola ‘ottimismo’ perché suona quasi ingiuriosa per chi vive grandi incertezze e non ha strumenti adeguati per affrontare le incognite del futuro. Non bisogna quindi avere un ottimismo ottuso che ignora le difficoltà oggettive, e neanche il cosiddetto ‘pensiero positivo’, che in qualche misura gli somiglia nella ricerca della positività ad ogni costo”. Infine ha concluco: “Se indeboliamo il sistema educativo fino alla sua implosione non dobbiamo meravigliarci se la nostra quotidianità sociale si trasforma in una giungla dove si complotta con armi impari quanto sleali per briciole di potere, dove qualche politico tradisce i suoi stessi ideali per un cono di luce e dove imporre un percorso meritocratico diventa reato”. Il rettore ha anche ricordato Melissa Bassi, vittima dell'attentato di Brindisi del 19 maggio scorso, definita “vittima di una follia”.


Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, quello di Brindisi, Mimmo Consales, il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone e la sua vice, Simona Manca. Inoltre sono intervenuti il presidente del Consiglio degli studenti, Roberto Fuschi e il direttore generale vicario, Claudia De Giorgi. È stata inoltre conferita la laurea honoris causa in Filosofia dell'educazione al prof. Jean-Robert Armogathe che, in conclusione, ha tenuto una lectio magistralis.


Le polemiche comunque non sono mancate. Poco prima dell'inizio gli studenti hanno srotolato uno striscione, che è stato appeso dinanzi all'ingresso del teatro: “Qui si inaugura e si fa festa, lo studente non si arresta”, era scritto. Inoltre, al termine della cerimonia il  coordinatore Link-Udu di Lecce,  Massimiliano Gira, ha letto un appello rivolto all'Università. L’intervento fuori programma ha riscosso grande consenso tra i presenti. Alcuni studenti di quell’unione studentesca, intanto, hanno esposto un altro striscione con su scritto: “Anche se Profumo non c’è, la puzza permane” per contestare il Ministro, nonostante la sua assenza e le politiche attuate dal Governo che continuano a mettere in ginocchio il sistema universitario.


Attraverso una nota stampa Link Lecce assieme all’Adi, hanno ritenuto opportuno portare all’attenzione dell’intera comunità accademica un appello, con cui si intende mettere in chiaro il loro punto di vista circa i temi su cui il dibattito universitario dovrebbe concentrarsi.

“Da tempo ormai la comunità accademica assiste al consumarsi di uno scontro il cui esito rischia di essere esclusivamente la perdita di credibilità dell’Università, come Istituzione. Il livello di conflittualità è aumentato, da una parte, a causa di scelte dell’amministrazione, dall’altra, a cause delle modalità con cui dei settori dell’Università hanno inteso contrapporsi ad esse, riteniamo, invece, che debbano essere portati al centro del dibattito i problemi fondamentali del mondo dei soggetti in formazione: la didattica, il piano per l’edilizia, la ricerca e la contrattazione sindacale”.

La nota si conclude così: “Ci appelliamo alla comunità accademica affinché sottoscriva questo documento, poiché intendiamo proporre un evento che abbia al centro questi temi e al quale prendano parte tutte le componenti dell’Università”. (fonte LecceNews24.it)







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