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QUANDO IL SINDACATO TRADISCE I LAVORATORI, LE FAMIGLIE, GLI STUDENTI, IL PAESE
Data: Sabato, 17 Febbraio 2018, ore 21:20:00
Argomento: EVENTI





La parola Sindacato deriva dal greco Sin (σύν = insieme) e Dike (δίκη = giustizia, diritto) e significa, quindi, "Insieme per la giustizia, per il diritto"...



E i sindacati della scuola FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal si erano mossi uniti, tutti insieme, per garantire ai lavoratori della scuola il diritto ad una equa retribuzione, il diritto ad una tutela sul lavoro all'interno delle Istituzioni scolastiche, diritti scippati in questi anni di mancato rinnovo contrattuale e di interventi legislativi sui rapporti di lavoro dei dipendenti pubblici con la conseguente riduzione dell’autonomia contrattuale.

Per rinnovare il contratto, dopo il blocco della contrattazione nel pubblico impiego per il triennio 2010-2012 previsto dal DL 78/2010, si è attesa anche la definizione dei Comparti di contrattazione per il pubblico impiego che ha visto il compimento il 5 aprile 2016 con la sottoscrizione dell’Ipotesi di Contratto Collettivo Quadro, sottoscritto definitivamente in data 13 luglio 2016.
Da allora il SINDACATO UNITO ha tampinato il governo perché procedesse alla convocazione per il rinnovo del contratto scaduto da 9 anni.

In attesa della convocazione da parte dell'ARAN, il SINDACATO UNITO pensa di convocare un'assemblea nazionale, a Roma, in data 4 ottobre 2017, presso il Centro Congressi Frentani. La sala è gremita di persone appartenenti al mondo della scuola, docenti e ATA, che portano la voce della scuola in assemblea affinché le loro legittime richieste possano essere raccolte e portate al tavolo contrattuale.
Queste le legittime richieste emerse dagli interventi:

  • il recupero salariale che allinei definitivamente le retribuzioni a quelle della media europea;
  • il recupero delle materie contrattuali sottratte dalle leggi Brunetta e dalla legge 107/15;
  • il riconoscimento della professionalità docente, ATA e degli educatori attraverso risorse aggiuntive oltre gli 85 euro stabiliti dall’accordo di Palazzo Vidoni  (L'accordo quadro con le firme di CGIL, CISL e UIL del 30 novembre 2016 e L'accordo quadro con la firma della CONFSAL del 1° dicembre 2016);
  • la parità di trattamento per precari e personale a tempo indeterminato, secondo principi di equità ed inclusione.

Queste legittime richieste sono riportate in un ordine del giorno ad integrazione del documento unitario con le linee guida per il rinnovo del contratto stilato unitariamente dalle Segreterie nazionali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal.

Dopo gli interventi dei docenti e degli ATA, i Segretari nazionali di ciascun sindacato esprimono le loro valutazioni.
Riportiamo di seguito la sintesi dell'intervento del segretario generale dello SNALS, Elvira SERAFINI, e un video con l'intervento del segretario generale della FLC CGIL, Francesco SINOPOLI.

Elvira SERAFINI:
"Il nostro obiettivo è far uscire da decenni di ambiguità il rapporto di lavoro del personale della scuola.
Vanno cambiate le politiche che riguardano tutte le istituzioni educative, anche quelle per l’Afam, l’Università e la Ricerca. È un momento di svolta a 360 gradi non solo per tutti i lavoratori del Comparto ma per il sindacato, per il governo e anche per la politica.
Per questo, ma soprattutto per rimediare ai disastri della legge 107 – verrebbe voglia di impacchettarla e rispedirla al governo tanto è risultata disperante negli intenti e nell’applicazione -, oggi siamo determinatissimi a giocarci la partita al tavolo contrattuale.
Oltre alla parte economica – ribadiamo che gli 85 euro non bastano e che il bonus va contrattualizzato – chiediamo al Governo di impegnarsi anche sulla parte normativa perché diversi aspetti della 107 vanno ridefiniti e ridisegnati con chiarezza, quindi recepiti nel sistema pattizio. Ma anzitutto chiediamo che vi sia il   segnale di una sincera volontà di stipulare i contratti del pubblico impiego senza furbizie elettoralistiche.
Lo vedremo a breve, con la prossima legge di bilancio dove dovranno essere disponibili risorse aggiuntive a quelle indicate nell’accordo di Palazzo Vidoni.
La scuola è buona solo se è seria. Lo stesso vale per la politica.
La difesa del personale del Comparto Istruzione e Ricerca è la difesa del futuro del Paese. Per noi è chiarissimo, e non si tratta solo di salario. Si tratta della dignità del nostro lavoro.
Riprendiamo nelle nostre mani il compito che la Costituzione ci ha affidato. È una responsabilità immensa e delicata, che negli ultimi anni abbiamo svolto con fatica, grazie anche alla campagna denigratoria contro i lavoratori del pubblico, ma è una responsabilità ‘nostra’.
Pertanto, chiediamo buona organizzazione, buoni salari, norme giuste, molta formazione anche autocertificata, vera autonomia e, in primis, considerazione del nostro ruolo da parte di tutti, a partire dalla politica fino ai genitori dei nostri ragazzi che debbono tornare a essere nostri complici nella crescita dei figli.
"

Lucidissimo e determinato l'intervento della Serafini che recepisce in pieno le istanze dei lavoratori della scuola riuniti in assemblea.

Altrettanto lucido e determinato il discorso che Sinopoli tiene in assemblea. Ascoltiamolo:

Francesco SINOPOLI: "[...] Con questa assemblea intendiamo riprendere il percorso unitario per dare voce al mondo della scuola e per arrivare alla riconquista del CCNL con obiettivi chiari. Non un contratto, purché sia, ma un contratto in grado di dare risposte tangibili al mondo della scuola".
Sinopoli continua entrando in merito alla questione salariale, il riconoscimento delle professionalità della scuola:"[...] Allora, siamo chiari, per noi gli 85 € sul tabellare sono la base per sederci al tavolo." Sinopoli continua: "[...] Siccome la ministra della repubblica per un'estate ci ha spiegato che c'è una questione salariale che riguarda la scuola, bene, chiediamo che si trovino soldi aggiuntivi per questo contratto". E ancora: "[...] Dobbiamo dare un messaggio chiaro: la scuola è pronta alla mobilitazione ( Applausi). Quando la scuola è unita, la scuola è temuta da qualunque governo. La 107 è passata ma adesso ne stanno pagando le conseguenze. Hanno cominciato a pagarle il 4 dicembre. Non c'è più quel Presidente del Consiglio! Sappia tutta la politica, tutta la politica,  che la prossima campagna elettorale se pensano di giocarla sulla pelle della scuola, si sbagliano. Rispondessero con proposte concrete. Cominciassero a dirci che la 107 la cancellano (  Applausi)". E ancora: "[...] Un contratto vero, si ritorni a parlare di salario, si parta dagli 85 euro e si mettano risorse in più. Riconquistiamo l'organizzazione del lavoro, ripartiamo con la battaglia per la cancellazione della 107, rimettiamo al centro i valori della scuola, costruiamo insieme un manifesto, sì, come stiamo facendo, coinvolgendo non solo le persone che nella scuola lavorano, le famiglie, gli studenti, il Paese. Offriamo un'alternativa radicale a quello che abbiamo visto fino ad oggi. Ci seguirà questo mondo. Si aspetta questo da noi, non tradiamolo. Siamo uniti, siamo forti, siamo in campo. Grazie  Applausi".

Ecco il manifesto unitario per coinvolgere le famiglie, gli studenti, il paese, di cui parla Sinopoli nel suo intervento: MANIFESTO PER LA SCUOLA: LA SCUOLA È APERTA A TUTTI E A TUTTE e la LOCANDINA in cui viene annunciata, per il 18 novembre 2017, l'iniziativa "100 appuntamenti per la scuola", per una scuola di qualità, condivisa, inclusiva, innovativa, equa, motore di sviluppo, patrimonio comune, fattore di crescita, speranza per le future generazioni e rispettosa di tutti i suoi operatori, ai quali sono dovuti, in linea con l'Europa, riconoscimento sociale e giusta retribuzione.

Sì, certamente, la Scuola, i Docenti, il personale ATA, le famiglie, gli studenti, il Paese si aspettavano davvero una svolta radicale con il nuovo contratto, ma così non è stato!

IL SINDACATO HA TRADITO TUTTI:
I LAVORATORI, LE FAMIGLIE, GLI STUDENTI, IL PAESE
... e anche se stesso!

Si vedano a tal proposito gli articoli recentemente pubblicati:

(Carmelo NESTA)









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