Nella G.U. – Serie Generale – n. 301, del 30/12/2014, è stato pubblicato il decreto interministeriale 16/12/2014, disciplinante l’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita ...

Con il decreto interministeriale Lavoro-Economia suddetto viene disposto, dopo quello scattato l’1/1/2013, il secondo adeguamento dei requisiti pensionistici per l’effetto dell’aumento della speranza di vita calcolata dall’ISTAT ed ufficializzata con tale provvedimento.
L’incremento previsto è di 4 mesi ed interesserà tutte le tipologie pensionistiche a decorrere dall’1/1/2016.
Si ricorda che la cadenza triennale dell’adeguamento alla speranza di vita dell’età pensionabile è stata fissata con la legge n. 111/2011; per cui, dopo il 2016, il prossimo avverrà dal 2019 e successivamente la cadenza diventerà biennale dal 2021, per effetto della “riforma Fornero”.
Pertanto, dall’1/1/2016 al 31/12/2018, nel settore pubblico la pensione di vecchiaia si potrà conseguire con 66 anni e 7 mesi di età anagrafica, mentre per la pensione anticipata occorreranno 42 anni e 10 mesi di contribuzione per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.