Si è svolto il 31 maggio 2023, presso la DGRUF, l’incontro di prosecuzione delle trattative per la definizione delle fasce di complessità delle scuole. Per l’Amministrazione erano presenti il Capo Dipartimento Greco, i Direttori generali Tozza, Serra e D’Amico...
Si è discusso anche sul testo del contratto che ha acquisito gran parte delle nostre osservazioni, compresa la formalizzazione dell’impegno ad avviare tempestivamente e comunque nel corso del prossimo anno scolastico, un monitoraggio dell’impatto dei nuovi criteri di determinazione della parte variabile della retribuzione di posizione.
Lo Snals Confsal, rispetto all’ultima proposta emersa nell’incontro del 24 maggio, ha chiesto di incrementare il numero delle scuole in seconda fascia e i livelli retributivi della seconda e terza fascia.
L’Amministrazione ha quindi illustrato una nuova proposta di ripartizione in fasce.
In particolare essa prevede l’inserimento
nella fascia A di 1.760 scuole pari al 21,76% del totale con punteggio pari o superiore a 62,
nella fascia B 5.160 scuole pari al 63,79 % del totale con punteggio tra 39 e 61,
nella fascia C 1.169 scuole pari al 14,45% del totale con punteggio inferiore a 39.
La parte variabile della retribuzione di posizione resta a € 21.600,00 per la fascia A, mentre viene incrementata a € 17.600,00 per la fascia B e a € 13.600,00 per la fascia C. I valori si intendono al lordo dipendente.
In ogni caso, l’ipotesi, su nostra richiesta, garantisce il mantenimento di tutti gli attuali livelli retributivi anche in caso di cambio di fascia e sino al termine dell’incarico in corso.
La nuova ripartizione è quindi confluita nel testo contrattuale recante i CRITERI DI RIPARTO E IMPIEGO DELLA RISORSA COSTITUENTE IL FONDO UNICO NAZIONALE (FUN), TRA QUOTA DESTINATA ALLA RETRIBUZIONE DI POSIZIONE E QUOTA DESTINATA ALLA RETRIBUZIONE DI RISULTATO A DECORRERE DALL’A.S. 2023/2024.
L’assoluta necessità di dar corso alla previsione contrattuale di riportare a livello nazionale i criteri di determinazione della parte variabile della retribuzione di posizione ha portato a raggiungere un’intesa di portata storica che lo Snals Confsal, insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali, ha ritenuto di sottoscrivere.
Dall’applicazione della nuova disciplina migliaia di dirigenti vedranno aumentata la parte variabile della retribuzione di posizione per importi che vanno da un migliaio fino a diverse migliaia di euro annui lordo dipendente in ragione della fascia di collocazione.
Abbiamo anche ottenuto l’impegno da parte dell’Amministrazione di stabilire gli opportuni contatti con il Mef per la tempestiva corresponsione degli incrementi stipendiali fin dal prossimo settembre. Altro impegno importante è quello che prevede un diritto di precedenza nella mobilità per coloro che sono al termine dell’incarico e subiscono un arretramento retributivo.