Il
1° luglio 2014 si è svolta all'ARAL la riunione per la definizione dell'Accordo Quadro sulla costituzione delle RSU nell'area della dirigenza. Ha aperto i lavori il Presidente dell’Aran, il quale, riferendosi alla normativa vigente in materia, in particolare al
decreto legislativo n. 165/2001 e all’esperienza pluriennale della trattativa in materia con esiti ricorrenti negativi, ha posto la questione della costituzione delle RSU delle aree dirigenziali e della mancanza del regolamento per le elezioni delle stesse.
Ha, inoltre, fatto riferimento al
CCNQ per la ripartizione dei distacchi e dei permessi alle Organizzazioni Sindacali rappresentative delle aree della dirigenza, per il triennio 2013/2015, sottoscritto il 5 maggio 2014, evidenziando il contenuto dell’art. 9 comma 2 riguardante le prerogative RSU utilizzate fino al 30.6.2014 dai sindacati.
La Confsal, dopo aver sottolineato le ragioni di fondo che nel tempo hanno di fatto impedito un accordo sulla costituzione delle RSU della dirigenza e la conseguente definizione del regolamento elettorale, ha elencato le criticità derivanti dalla mancata attuazione della legge vigente sulla costituzione delle “nuove” aree dirigenziali, nonché le “incertezze” legate all’esito della recente proposta legislativa governativa relativa alla riforma della dirigenza.
La delegazione Confsal ha chiesto, quindi, al Governo, tramite l’Aran, un nuovo atto di indirizzo che tenga presente:
- la mancata attuazione della normativa vigente su comparti e aree dirigenziali;
- i tempi e gli esiti prevedibili per la riforma della dirigenza.
La Confsal ha, infine, chiesto una revisione, in sede negoziale, dell’art. 9 comma 2 del
CCNQ per la ripartizione dei distacchi e dei permessi del 5 maggio 2014, anche in considerazione degli effetti dell’art. 7 del
decreto legge n. 90 del 24.6.2014, riguardante la riduzione del 50% dei distacchi e dei permessi.
Le altre Confederazioni sindacali sono state “critiche” sulla proposta dell’Aran e alquanto convergenti sulla posizione della Confsal.
Il Presidente Gasparrini si è impegnato a fare una verifica a livello politico-governativo sugli esiti del confronto.
A conclusione dell’incontro l’Aran ha distribuito una
bozza di ipotesi di Accordo quadro riguardante l’ordine del giorno.