Come preannunciato nel nostro precedente articolo, nel tardo pomeriggio del 10 novembre 2022, c'è stato l'accordo tra il governo e i sindacati per il rinnovo del contratto scuola 2019-21, per quanto riguarda la sola parte economica.
La firma giunge dopo una lunga giornata a Viale Trastevere con i rappresentanti del Ministero, le organizzazioni sindacali e l’Aran con il presidente Antonio Naddeo…
Le parole del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni:
“Registriamo con piena soddisfazione la firma dell’accordo per il rinnovo del contratto della scuola tra i sindacati e il Ministero dell’Istruzione. Si sblocca così una vicenda di grande interesse pubblico, che coinvolge circa 1,2 milioni di persone, delle quali 850.000 docenti”. Così Palazzo Chigi in una nota.
“L’accordo, atteso da tempo, comporta un impegno finanziario importante, che corrisponde alla volontà del governo di effettuare un forte investimento nella formazione e nell’istruzione dei giovani, essenziale per un paese avanzato che voglia competere tra le moderne economie della conoscenza. È un risultato importante frutto dello spirito di collaborazione avviato dal governo con le parti sociali e che ci auguriamo possa raggiungere in futuro ulteriori importanti obiettivi”.
Le parole del Ministro Giuseppe Valditara:
“Oggi è una giornata storica” dichiara il Ministro Valditara “caratterizzata anzitutto da un nuovo modo di intendere il rapporto tra il governo e le parti sociali, impostato sul confronto costruttivo e sulla risoluzione pragmatica dei problemi. Questo sarà sempre l’approccio che porterò avanti con chi rappresenta i lavoratori del comparto scuola”.
“Con questo accordo otteniamo lo sblocco di risorse per Natale e, grazie anche alle risorse aggiuntive di 100 milioni deliberate nel decreto legge, l’implementazione di un aumento medio dello stipendio dei docenti pari immediatamente a 100 euro mensili, e a regime a quasi 120 euro mensili, incremento più consistente degli ultimi contratti” prosegue il Ministro.
“Diamo così un primo segnale concreto sul tema delle retribuzioni, fondamentale per rivalorizzare e restituire autorevolezza alla figura del docente. Siamo consapevoli che si tratta di un primo passo, un primo passo atteso da tanto tempo e ottenuto in un contesto peraltro difficile a causa della crisi energetica: abbiamo voluto dare subito un chiaro segnale politico di svolta rispetto al passato. Quando ho annunciato una Grande Alleanza per la Scuola e per il Merito” conclude Valditara “non intendevo fare della retorica, ma indicare la strada che oggi iniziamo a percorrere con questo accordo: una grande collaborazione tra istituzioni, parti sociali, docenti, studenti, famiglie, ognuno nel suo ruolo, per prenderci cura di quella straordinaria comunità che è la scuola italiana”.
Le parole del Ministro Paolo Zangrillo:
“È stato raggiunto l’accordo sul contratto del comparto Istruzione e Ricerca, che riguarda 1,2 milioni di dipendenti”. Lo rende noto il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, a margine del Consiglio dei Ministri. L’intesa, che verrà sottoscritta domani, prevede per i docenti un incremento medio pari a 100 euro, a cui si aggiungeranno le risorse del successivo accordo.
“Grande soddisfazione” per il via libera al contratto viene espressa dal ministro Zangrillo. “Si tratta di un accordo molto importante per una categoria che ha un ruolo centrale nella crescita del Paese – sottolinea –. Ringrazio Aran e i sindacati per il lavoro svolto, che ci permette di arrivare alla firma entro i tempi previsti”.
Le parole di Antonio Naddeo (Presidente Aran):
“Il tavolo si è concluso con la firma di un accordo politico sul Ccnl 2019-2021. L’accordo economico interessa l’intero comparto Istruzione e ricerca, per un totale di 1,2 milioni di dipendenti, e prevede un’anticipazione economica per tutti i settori del comparto. Per i docenti l’accordo comporterà un incremento medio di 100 euro per tredici mensilità, a cui si aggiungeranno le risorse del successivo accordo che completerà la sequenza contrattuale 2019-2021, su cui si è impegnato il ministro Valditara. Proseguiranno in Aran la prossima settimana, senza soluzione di continuità, le trattative sulla parte normativa del Contratto, con tutti i diversi settori del comparto”.
Le parole dei Sindacati:
Firmato accordo politico con ministro Valditara
Domani la sigla all’Aran della parte economica del contratto Istruzione e Ricerca
Si è concluso con la firma di un accordo politico, cui farà seguito domani alle 14.00 l’incontro all’Aran per la firma definitiva della parte economica del contratto Istruzione e Ricerca.
L’incontro di oggi tra sindacati e ministro – commentano i segretari generali di categoria - segna una svolta decisiva nel confronto fra le parti per il rinnovo del contratto del comparto Istruzione e Ricerca. L’accordo prevede una prima sequenza contrattuale di natura economica, da definire nella giornata di domani con l’utilizzo delle risorse disponibili, finalizzato a liquidare entro dicembre gli arretrati maturati nel corso del triennio di vigenza contrattuale e a corrispondere una prima tranche di aumento alle retribuzioni del personale.
È invece da mettere in collegamento con l’iter della Legge di Bilancio e con l’impegno del ministro a reperire risorse aggiuntive, la ulteriore sequenza contrattuale a completamento della parte economica del contratto, che garantirà alla categoria ulteriori 300 milioni in più nella parte di retribuzione fissa.
Un contributo importante alla conclusione del confronto è venuto anche dallo stanziamento di un ulteriore budget di 100 milioni di euro (una tantum) che saranno resi disponibili con un decreto legge in corso di approvazione nella seduta odierna del Consiglio dei Ministri. Secondo l’intesa, il negoziato prosegue sulla parte normativa, libero dall’urgenza della definizione della parte economica imposta dalle contingenze derivanti dall’aumento del costo della vita.
Arretrati e incrementi concordati saranno corrisposti, con procedura straordinaria, a dicembre a tutto il personale del comparto.
È stato fatto un grande lavoro, superando le difficoltà che si stavano registrando proprio sulla partita delle risorse a partire dall’utilizzo dei 300 milioni, prima dirottati sui fondi MOF – sottolineano i segretari di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams e oggi nella piena disponibilità del personale.
Domani la firma di un contratto che certamente rappresenta un passo avanti nella direzione giusta.
Roma, 10 novembre
SCARICA L'ACCORDO
SCARICA L'ATTO DI INDIRIZZO
SCARICA IL CONTRATTO