Si prefigurano 3 Dipartimenti, ciascuno dei quali si articola in 3 Direzioni Generali, secondo lo
schema riassuntivo allegato.
Il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione mantiene le competenze attuali e di fatto riunisce quelle già espletate dalla sopprimenda D.G. per l’istruzione e formazione tecnica superiore con la D.G. degli Ordinamenti, che riunisce tutti gli ordini di scuola.
Un notevole cambiamento, riguarda invece gli altri due Dipartimenti.
Nel Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca, scompare la D.G. per l’AFAM, le cui competenze vengono spalmate nelle 3 Direzioni ora istituite.
Subisce poi una notevole trasformazione il Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali.
Viene soppressa la Direzione generale risorse finanziarie. Le attuali competenze sono distribuite tra le istituende Direzioni.
Alquanto incomprensibile risulta l’assegnazione di tutte le competenze relative ai contratti e agli acquisti alla D.G. che attualmente si occupa dei Sistemi informativi e che, con lo stesso numero di Uffici, dovrà curare la gestione amministrativa e contabile delle attività strumentali, contrattuali di carattere generale e consulenza per l’Amministrazione periferica.
A livello territoriale, si evidenzia la soppressione di 4 Uffici Scolastici Regionali (Friuli, Umbria, Molise, Basilicata) e l’istituzione di altrettanti Uffici Interregionali.
Gli Uffici Scolastici Interregionali risultano i seguenti:
- Veneto e Friuli;
- Marche e Umbria;
- Abruzzo e Molise;
- Puglia e Basilicata.
Rispetto al precedente DPCM è stata "salvata" la Liguria che, obiettivamente, risultava alquanto "pesante", considerata l’esistenza di 5 province, mentre non si è tenuto conto della complessità della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha delle peculiarità molto specifiche e sicuramente assai diverse rispetto al Veneto.
L’articolo 8 del DPCM è rimasto pressoché invariato rispetto ai precedenti regolamenti.
Infatti, il predetto art. 8, comma 3, recita testualmente: "L’Ufficio Scolastico Regionale o interregionale è organizzato in uffici dirigenziali di livello non generale per funzioni e per articolazioni sul territorio con compiti di supporto alle scuole".
Il dr. Fiorentino ha evidenziato che il DPCM risponde non solo all’applicazione della spending review, che di fatto prevede il ridimensionamento degli organici e risulta fortemente innovativo, mentre cerca di adeguare la struttura del Ministero al Programma che il Ministro Carrozza ha illustrato alle Camere e che intende attuare.
Inoltre, la struttura che viene delineata per il Dipartimento della programmazione promana anche dall’esigenza di assegnare nuove competenze che le nuove norme approvate dal Parlamento attribuiscono al MIUR, norme che, nel precedente Regolamento, non erano previste.
Dopo un’approfondita riflessione, le OO.SS. formuleranno dettagliate osservazioni, che saranno oggetto di un incontro con il Capo di Gabinetto, dr. Fiorentino, previsto per venerdì 15 novembre 2013.
DPCM di riorganizzazione del MIUR