Con nota 829 del 27 gennaio 2016, il MIUR aveva presentato alle scuole la versione del RAV Infanzia poi sottoposta a Consultazione. Questo rapporto si basa sulle risposte delle scuole alle domande del Questionario di Consultazione sul RAV Infanzia compilato dalle scuole dal 15 al 30 settembre 2016...
Principali evidenze emerse
Hanno risposto alla Consultazione Nazionale 3778 istituzioni principali di scuola dell'infanzia, in rappresentanza di 7624 plessi. Il tasso di compilazione totale è stato del 68,7%.
Quasi il 90% delle scuole dell'Infanzia che hanno partecipato all'indagine appartiene a un Istituto Comprensivo (IC) Statale (51,3%) oppure a scuole paritarie a gestione privata (35%).
Per rispondere al questionario di Consultazione oltre il 50% delle scuole ha condotto una lettura collegiale del RAV Infanzia e ben il 17% circa ha proceduto ad un primo tentativo di compilazione.
Il 34.2% dei rispondenti ritiene che scopo del RAV Infanzia sia migliorare la qualità di tutte le scuole, il 25.7% pensa che lo scopo sia di monitorare il livello della qualità del sistema Scuole Infanzia in generale, mentre il 23,2% che sia di monitorare il livello della qualità delle singole scuole. Non trascurabile la percentuale di scuole (15.8%) che ritiene il RAV Infanzia strumento adatto ad aumentare la visibilità della scuola dell’infanzia nel sistema scolastico e anche all'interno di un IC.
Il RAV Infanzia viene percepito come molto e abbastanza collegato strategicamente con alcune innovazioni del sistema scolastico, nell'ordine: Indicazioni Nazionali 2012; PTOF; PdM. Meno evidente il collegamento con rendicontazione sociale, formazione docenti e sistema integrato dei servizi per l'infanzia 0-6.
Oltre il 90% delle scuole ha espresso un parere molto o abbastanza positivo in relazione all’organizzazione e all’equilibrio delle parti del RAV Infanzia. Queste percentuali si riscontrano in quasi tutte le sezioni di cui il RAV Infanzia è composto; gli indicatori registrano gradimento inferiore e comunque sono stati apprezzati molto o abbastanza in tutti i loro aspetti da oltre l'83% delle scuole rispondenti, eccetto quelli dei Risultati a distanza (73,8%), per i quali le scuole chiedono ulteriori esplicitazioni.
Dai commenti qualitativi, emerge in modo inequivocabile una forte esigenza di formazione all'autovalutazione su tutti gli aspetti del RAV Infanzia. I commenti pervenuti dalle scuole chiedono infatti approfondimenti, integrazione di indicatori, esempi concreti, come se ci fosse un'acuta esigenza di professionalizzazione del settore per comprendere meglio cosa vuol dire promuovere concretamente la qualità in una scuola dell'infanzia. Alcune scuole chiedono esplicitamente di essere formate all'autovalutazione. Questa tensione delle scuole verso il miglioramento è una preziosa risorsa di cui tener conto per il prosieguo delle attività INVALSI in area infanzia.
Riguardo alle attuali modalità di autovalutazione, due terzi delle risposte si dividono tra momenti di riflessione informale tra gli insegnanti (32.5%) e di riflessione formale, ma con strumenti non strutturati (32.9%). Una terza modalità raccoglie circa un quarto delle risposte delle scuole: si tratta dei momenti formali con strumenti strutturati (25,9%).
Il 96,9% delle scuole dichiara di utilizzare strumenti per documentare e valutare i progressi dei bambini nel passaggio dall'infanzia alla primaria. Tuttavia, per oltre il 58% dei casi si tratta di strumenti autoprodotti e non validati, da cui peraltro le scuole traggono informazioni da comunicare formalmente sia alle famiglie sia alle scuole primarie di destinazione.
LA CONSULTAZIONE NAZIONALE SUL RAV INFANZIA 2016