Com’è noto la riforma della cosiddetta “Buona Scuola” di renziana memoria prevedeva, tra l’altro, il sistema integrato di istruzione da zero a sei anni.
Lo SNALS-CONFSAL espresse, a suo tempo, molte riserve su tutta la riforma ed in particolare su questo passaggio, affermando la necessità di tenere la scuola dell’infanzia saldamente ancorata al sistema “scolastico” senza inglobamenti nel servizio più propriamente assistenziale del ciclo 0-3. Continuità si, confusione di ruoli no...
Ora la Commissione Nazionale per il Sistema Integrato di educazione e di istruzione, costituita ai sensi dell’Art. 10 del D. L.vo 13.4.17, n. 65, presieduta dal Dott. Giancarlo Cerini, ha prodotto un ampio documento relativo alle “Linee pedagogiche per il sistema integrato 0-6” che dovrà essere analizzato e discusso prima di diventare esecutivo.
Informiamo che, dell’argomento, si occuperà, fra gli altri, il Coordinamento della Scuola dell’Infanzia (del quale fanno parte tutte le Sigle sindacali scuola, oltre alle Associazioni operanti nel mondo della scuola), nel corso di un incontro che si terrà martedì 19 gennaio.
Di seguito il documento integrale della Commissione Nazionale, sia un documento (che potrebbe essere la sintesi) redatto dallo stesso Presidente Dott. Cerini.
Nella premessa del documento redatto dal Cerini leggiamo: “Va inoltre precisato che le Linee guida non prendono il posto delle Indicazioni nazionali per il curricolo (in sostanza i “programmi” della Scuola dell’Infanzia), non costituiscono, cioè, un documento immediatamente spendibile sul piano della didattica, né tanto meno il nuovo curricolo 0-6”.
Successivamente è espresso il concetto che le Linee pedagogiche 0- 6 tentano di dare forma all’intero sistema 0-6 anni, assai complesso perché è articolato in Stato, Regioni, Comuni, strutture private con vari livelli di integrazione.
Una linea cardine è data dal passaggio dei tre anni. Ciò che viene organizzato al di sotto dei tre anni, prenderà il nome di “Servizi educativi per l’infanzia” (in particolare asili nido, sezioni primavera), mentre per le strutture organizzate per i bambini al di sopra dei tre anni si continuerà a parlare di vere e proprie scuole dell’infanzia.
Sono questi i passaggi che confermano la nostra tesi da sempre sostenuta: continuità tra i servizi alla prima infanzia e la scuola dell’infanzia sì, commistione no. D’altro canto la continuità tra ordini di scuola è universalmente riconosciuta come un elemento positivo; diversa sarebbe, ed inaccettabile, la confusione di ruoli. Al riguardo dovremo essere molto vigili.
Documento integrale della Commissione Nazionale
Documento del Presidente Dott. Cerini